«La nuova Seat Leon segna un’evoluzione stilistica importante per un taglio netto con il passato». Alejandro Mesonero, responsabile del design del costruttore spagnolo non ha dubbi: «Questa è la Leon migliore di sempre», ci racconta durante l’anteprima mondiale del modello nello stabilimento di Martorell, a pochi chilometri da Barcellona. «La Leon esprime lo spirito, le idee e il modo di vivere di questa città, attraverso linee e spigoli definiti che tuttavia non risultano esagerati. Questo secondo noi è il trucco per far durare un buon design nel tempo», continua.

Il progetto per la quarta generazione della berlina di segmento C – costruita sulla piattaforma Mqb del gruppo Volkswagen e proposta anche in versione station wagon – è iniziato nel 2016. Il frontale riprende il design delle ultime Seat, in particolare si nota la somiglianza con il suv Tarraco. Dai proiettori parte una linea che arriva al posteriore, definendone l’angolo del retro, un tratto già visto sull’ultima concept car Cupra Tavascan (design story su Auto&Design no.239) o sulla el-Born, prima elettrica del marchio (design story su Auto&Design no.236).

Il tema degli spigoli prosegue all’interno dove i volumi sono definiti da superfici scolpite combinate con le luci a led che danno dinamismo all’ambiente. Scompaiono la maggior parte dei pulsanti: la quasi totalità delle funzioni, climatizzazione compresa, si gestisce dal display (8 o 10 pollici) posizionato al centro della plancia. La digitalizzazione ha coinvolto anche il quadro strumenti, mentre la leva del cambio automatico è stata sostituita da un piccolo selettore di marcia. «Da oggi in poi ogni nuovo modello avrà un design che segue i principi stilistici cardine inaugurati dalla Leon», conclude soddisfatto Mesonero.