BMW annuncia lo stop alla produzione della i8, coupé e roadster, a partire dal mese di aprile. Ecco l’intervista a Domagoj Dukec, responsabile del design del marchio bavarese, pubblicata su Auto&Design n.231 dove racconta genesi e caratteristiche del modello uscente.
«La nostra intenzione è stata chiara fin da subito: disegnare superfici che fossero modellate dal vento per realizzare unauto unica nel suo genere», ci racconta Domagoj Dukec, capo del design BMW. Missione compiuta, verrebbe da dire. Non appena si posa lo sguardo sulla i8 Roadster, si percepisce immediatamente del lavoro fatto dal suo team per dare una forma al passaggio dell’aria lungo tutte le superfici del corpo vettura. Il team di design è riuscito a mantenere la stessa presenza scenica della versione coupé, «conservando tutti quegli elementi di stile che hanno reso l’i8 Coupé una vera e propria icona», spiega Dukec.
La scelta dei materiali che compongono la versione a cielo aperto della i8, è stata dettata dall’esigenza della facile modellabilità. «Per la realizzazione degli esterni abbiamo utilizzato molti materiali plastici che ci hanno permesso di ottenere uno stile estremamente originale. Inoltre, grazie allo chassis in carbonio, siamo riusciti a mantenere l’apertura delle porte ad ala, una cosa inusuale e rara per una Roadster, ma decisamente scenografica». Il tetto rigido ha lasciato il posto a una capote in tela leggera che può essere aperta elettricamente in 15 secondi, anche in movimento fino a una velocità di 50 km/h. «E’ una soluzione scelta per questione di appeal. Una roadster che si rispetti deve necessariamente avere un soft top. Tutto questo ha ovviamente comportato un rinforzo strutturale della parte bassa della vettura, per aumentarne la rigidità», prosegue Dukec.
La i8 Roadster porta con sé alcune novità estetiche, come la nuova griglia d’areazione sul cofano anteriore, la scritta “Roadster” sui montanti posteriori e i cerchi dedicati. Alla rivisitazione stilistica si aggiunge quella tecnica, tra cui l’aumento di KW del motore elettrico che, combinato al termico 1.5 a tre cilindri, porta la potenza totale della vettura a 374 cavalli. Il risultato? Guidando in modalità E-drive si può piacevolmente scivolare tra le curve in completo silenzio per circa 50 km e la sensazione che si prova è quella, completamente nuova, di un totale contatto con il paesaggio circostante.
Lo sviluppo della gamma “i” della casa di Monaco sta seguendo una direzione estetico-formale differente rispetto a quella dei modelli a motore termico. «BMW i è un vero e proprio brand con un portfolio prodotti specifico. Siamo partiti nel 2013 dalla i3 con l’idea di creare una Serie 3 del futuro, una vettura con forme e volumi rivoluzionari. La i8 è la nostra sportiva in grado di coniugare un design unico con una potenza sostenibile, ma presto arriveranno altri modelli», conclude Domagoj Dukec.