Da 113 anni, a sessanta chilometri da Birmingham (Regno Unito) si costruiscono a mano tre automobili al giorno seguendo principi di artigianalità appartenenti a un tempo che sembra essersi fermato. Sono solo 250 i dipendenti della Morgan, ma il nome di questa mitica azienda di Malvern è conosciuto in tutto il mondo e la creazione di modelli su misura la rende il posto ideale per ogni designer. Sarà per questo che Jonathan Wells, capo del design Morgan, ha trascorso qui la sua intera carriera insieme a un gruppo di otto appassionati creativi che lavorano costantemente a contatto con i reparti di ingegneria e produzione. La posta in gioco questa volta era piuttosto alta: dare nuova vita alla 3 Wheeler, modello simbolo di Morgan nato nel 1909.
La prima volta con il motore di un’auto
Una vettura a metà tra un’auto e una moto unica per le sue specificità: motore posizionato all’esterno e una sola ruota al posteriore. «Si trattava di far rinascere un mito», ci racconta Jonathan Wells che incontriamo a Malvern nella sede dell’azienda che ospita centro stile, stabilimento produttivo, uffici amministrativi e un museo che racconta la storia ultracentenaria del brand. Se tutte le 3 Wheeler della storia montavano un motore di origine motociclistica posizionato anteriormente all’esterno della vettura, oggi la Super 3 adotta un tre cilindri 1.5 Ford da 118 cavalli: «I motori delle moto nascono con un alto livello estetico per essere esposti, al contrario di quelli delle automobili, sempre coperti dal cofano», continua Wells.
Design senza tempo
Così per la prima volta la nostra nuova Super 3 ha un motore coperto, mentre rimangono a vista nel frontale i bracci delle sospensioni e tutti gli elementi tubolari strutturali della vettura che ha un telaio monoscocca in alluminio». La modifica sostanziale non ha dato tuttavia un aspetto diverso alla vettura che appare anzi evoluta e classica al tempo stesso, grazie a elementi immortali, come i due grandi proiettori circolari, e futuristici, come i cerchi ruota pieni per migliorare l’aerodinamica del modello. «Abbiamo disegnato anche le gomme, realizzate appositamente per la Super 3 dalla Avon: non ne esistevano di così sottili e ampie (20 pollici) capaci di resistere a grandi velocità».
Forma è funzione
Ogni singola apertura nella carrozzeria ha una specifica funzione aerodinamica o di raffreddamento del motore. «La forma è funzione: non ci sono elementi ornamentali inutili, i principi fondanti rispondono tutti alla leggerezza», puntualizza Wells, mentre ci mostra gli eleganti parafanghi neri in stile retrò che ricoprono le ruote anteriori: «L’estetica è di impatto, ma senza questi la vettura sarebbe inguidabile a causa degli schizzi d’acqua che arriverebbero nell’abitacolo».
Massima personalizzazione
A proposito di abitacolo, l’assenza di vetri e tetto (sono disponibili solo due piccoli parabrezza, anche in colorazione gialla) crea una forte connessione tra interni ed esterni, ancora una volta stilistica e funzionale. «I clienti possono scegliere oltre 400 combinazioni di colori e materiali, ma io amo la soluzione tono su tono perché consente di creare una comunicazione tra carrozzeria e abitacolo senza soluzione di continuità».
Interni idrorepellenti
Ogni elemento degli interni è idrorepellente, dai tessuti dei sedili alla plancia, si possono scegliere quattro volanti differenti (immancabile l’opzione in legno) e si può avere anche un piccolo navigatore cartografico rotondo da installare dietro al volante. «Una delle cose più divertenti è accompagnare i clienti attraverso tutto il percorso di realizzazione della loro Super 3, partendo dai colori, scegliendo i materiali e poi seguendo passo dopo passo la produzione. Non ci poniamo limiti: da noi tutto è possibile».
(Articolo completo in A&D n. 258)