«Design scandinavo, sicurezza, tecnologia». Queste, secondo Robin Page – capo del design Volvo fino al prossimo 1 maggio quando diventerà consulente senior per lo stile e verrà sostituito da Jeremy Offer – le quattro parole chiave della EX90, il nuovo Suv a sette posti e zero emissioni che il costruttore svedese propone come erede della XC90. La showcar Concept Recharge del 2021 aveva dato un assaggio di nuove forme e soluzioni tecnologiche e, in effetti, ne sono state conservate diverse anche per la produzione in serie.
L’eredità della Concept Recharge
«Concept Recharge ed EX90 sono molto vicine tra loro. Basta guardare il frontale: la griglia completamente piena potrebbe essere la bocca di uomo, i proiettori dalla firma luminosa sottile gli occhi. Abbiamo cercato di lavorare profondamente all’umanizzazione dello stile per ottenere anche a livello superficiale una migliore relazione tra uomo e macchina», continua Page. Se alcuni stilemi tipici Volvo sono stati semplicemente evoluti – come i proiettori a martello di Thor che ora di notte si aprono e cambiano forma con l’intervento dei matrix Led – altri sono completamente nuovi.
Largo ai sensori
Seguendo questo filone tutti i sensori dei sistemi di assistenza alla guida risultano nascosti o celati da superfici. Tutti tranne uno: il grande LiDar posizionato in alto, al centro del parabrezza. «Le ragioni di questa scelta sono funzionali», spiega Mayer, «è la migliore posizione possibile per un LiDar, tutte le altre ne avrebbero limitato la portata. Per Volvo la sicurezza viene prima di tutto». Non solo. Precisa Page: «Rendere visibile un elemento così importante significa anche comunicare che la EX90 è probabilmente l’auto più tecnologica del momento. Non dobbiamo mai perdere di vista il nostro obiettivo: incidenti zero il prima possibile».
Cura per l’aerodinamica
La carrozzeria da grande Suv della EX90 ha portato i designer ad affinare ogni possibile elemento che non fosse a favore di aerodinamica. Così, oltre alla griglia quasi completamente chiusa, i progettisti hanno realizzato per il modello cerchi a bassa resistenza, maniglie a filo e montanti il più possibile affogati nella carrozzeria. Marchio di fabbrica Volvo è, poi, la fanaleria a sviluppo verticale, rivista per la EX90 in due elementi separati con la parte alta segmentata ma, assicura Mayer, «ancora altamente riconoscibile anche di notte».
Colori chiari, tanta luce
Numerosi elementi di somiglianza tra Concept Recharge ed EX90 si trovano nell’abitacolo. «L’impostazione generale è rimasta la stessa – spiega Lisa Reeves, capo del design degli interni di Volvo –. I due display sono nella medesima posizione (orizzontale per la strumentazione da 11 pollici, verticale per l’infotainment al centro della plancia da 15 pollici) e regna un senso di modernità, pace e tranquillità grazie a colori chiari, materiali riciclati, tanta luce nell’abitacolo e l’attenzione ai dettagli tipica del design scandinavo».
Solo le informazioni necessarie
«Per accrescere l’atmosfera gli inserti in legno sono retroilluminati e viaggiare di notte è un’esperienza davvero unica», continua Lisa Reeves, sottolineando che il minimalismo scandinavo rimane al centro della filosofia stilistica Volvo, nonostante qualche piacevole colpo di scena. La stessa essenzialità che è stata ricercata nello sviluppo della user experience, come racconta Thomas Stovicek, Head of UX di Volvo: «Abbiamo scelto di mostrare al conducente solo il necessario e al momento giusto. Sarà lui a decidere se vorrà aggiungere o togliere informazioni e potrà sfruttare anche un grande Head Up Display dove visualizzarle. Il vero lusso oggi è poter scegliere anche di concentrarsi sull’essenziale sapendo che, all’occorrenza, puoi avere tutto».
(Articolo completo in A&D n. 259)