«Abbiamo conservato tetto, parabrezza e anello porte. Il resto è completamente inedito» esordisce David Durand, a capo del design del marchio romeno. «Siamo stati perfino tentati, potendo modificare diversi elementi, di maggiorare la stazza visiva, rendere tutto più “muscoloso”. Poi si è preferito conservare l’impressione di leggerezza: siamo gli unici a proporre un’elettrica lunga solo 3,7 metri. Ma cambia moltissimo, perfino la superficie esterna delle porte». Bastano queste dichiarazioni per capire la portata di un rinnovamento che sulle prime si manifesta attraverso una mera impressione di piacevolezza (“Che carina!” esclama qualcuno durante la presentazione), per svelare in seguito un risoluto approccio concettuale. Per esempio, l’intenzione di architettare «un carattere più vivace, perché su una cittadina serve un po’ di brio». 

Nell’abitacolo debuttano aree portaoggetti in plastica bianca «che costa come la grigia ma comunica freschezza», l’esterno si declina in due nuove tinte: il materico Beige Safari e il lezioso Red Brick. Il Lichen Kaki tipico della Casa resta in gamma, tuttavia si gioca su tonalità più luminose poiché «chi guida deve sentirsi divertito e compiaciuto dalle reazioni degli altri». 

Sulle portiere si stagliano inoltre sticker opachi protettivi «più facili da sostituire rispetto ai paracolpi in plastica in caso di graffi», mentre muso e coda possono recare altri adesivi dalla trama ispirata alla «giungla urbana», in linea con i riferimenti formali alla Duster e le fiancate più scolpite. «A proposito: talvolta è curioso ciò che accade con le lamiere. Strutture in apparenza semplici si rivelano irrealizzabili, invece qui l’incavo netto in corrispondenza delle ruote non ha inciso troppo sui costi, in quanto i tecnici hanno escogitato un processo con tre passaggi di stampaggio anziché cinque».

All’interno le novità si esprimono attraverso i due schermi digitali di infotainment e quadro strumenti, rispettivamente da 10 e 7 pollici, la consolle centrale ridisegnata con finiture colorate e, soprattutto, ulteriore attenzione alla praticità d’impiego: esordisce infatti il sistema di fissaggio di accessori Youclip, per agganciare supporti e contenitori aggiuntivi. «Sembra una soluzione immediata, ma ha richiesto molta attenzione per evitare che interferisse con la sicurezza, a partire dagli airbag». I sedili, infine, si fasciano di un tessuto che trasforma l’effetto puntinato tipico della plastica riciclata in motivo decorativo. Con l’aggiunta di un secondo piccolo bagagliaio da 35 litri nel cofano anteriore e molteplici novità tecnologiche per assistenza alla guida e ricarica, a tre anni dal lancio la Spring si fa davvero più matura. «Ma anche più divertente!», conclude Durand sorridendo.