Guardare al futuro non è mai facile per un brand così saldamente ancorato alla propria storia come Jeep. Occorre evolvere ma nel rispetto della tradizione, facendo un salto nel domani rimanendo comunque fedeli a tutti quegli elementi che nel corso degli anni hanno reso iconico il marchio di Toledo (Ohio). Questa è stata la sfida alla quale è stato chiamato a rispondere il centro stile di Jeep nella definizione delle linee della nuova Wagoneer S, il primo modello elettrico del brand.

Jeep Wagoneer S

Nel segno della continuità
«È stato un lavoro complesso e molto delicato», spiega Vince Galante, vicepresidente del design degli esterni di Jeep. «La nostra storia affonda le sue radici nell’ormai lontano 1949 e anno dopo anno abbiamo sempre cercato di evolvere il linguaggio stilistico, seppur nel segno della continuità. Con ogni nuovo modello abbiamo portato su strada qualche elemento di novità e ora, con la Wagoneer S, abbiamo fatto un ulteriore salto in avanti». In effetti, basta una veloce occhiata alla nuova elettrica americana per constatare il forte stacco con il passato del brand.

Jeep Wagoneer S

La griglia, elemento di rottura
Forme e proporzioni sono diverse da quelle di qualsiasi altra Jeep, eppure si percepisce il legame con la storia del marchio. «Uno degli elementi più innovativi e di rottura sulla Wagoneer S è la griglia anteriore – prosegue Galante -. Ci abbiamo lavorato moltissimo. Rappresenta non soltanto il volto della vettura, ma anche l’immagine stessa di Jeep».

Jeep Wagoneer S

Le classiche sette feritoie reinterpretate
«Abbiamo quindi reinterpretato le classiche sette feritoie, evolvendole. Abbiamo sfruttato la tridimensionalità garantita da una sottile striscia a Led che corre proprio sopra la calandra». In quanto vettura elettrica, poi, in Jeep hanno lavorato a fondo anche sull’aerodinamica del modello. Qui la forma segue la funzione, un concetto che si esprime a gran voce nella vista posteriore, che sfoggia linee inedite, e non soltanto per il marchio a Stelle e Strisce.

Jeep Wagoneer S

Il lavoro sull’aerodinamica
«Il lavoro che abbiamo svolto sul fronte aerodinamico è semplicemente incredibile – spiega Galante -». «Basta osservare la parte posteriore della vettura. Le fiancate mantengono la classica silhouette di un Suv, ma se la si osserva da dietro si nota come in realtà il tetto scenda in maniera progressiva, quasi come su una coupé. Il tutto incorniciato da una grande ala che non è solo bella, ma è anche funzionale. Per il progetto Wagoneer S abbiamo davvero lavorato a strettissimo contatto con gli ingegneri, creando gruppi di lavoro in cui tecnici e designer hanno collaborato per raggiungere questo risultato».

Jeep Wagoneer S

La digitalizzazione per il confort
Galante conclude: «Gli interni della Wagoneer S sono proiettati verso il futuro. Un futuro in cui a farla da padrona sono i concetti di digitalizzazione, che noi abbiamo interpretato attraverso l’utilizzo di diversi schermi sulla plancia, che insieme costituiscono una superficie di 45 pollici. Questo permette a ogni passeggero di trascorrere il proprio tempo a bordo attingendo alle tante funzioni che il sistema U-Connect 5 è in grado di garantire. Il che si traduce in confort e tempo a bordo di maggiore qualità».

(Articolo completo su A&D n. 268)