L’automobile in città è sotto esame. Sempre più di frequente è vista come forza invasiva e le amministrazioni locali prendono provvedimenti restrittivi per decongestionare il traffico. I problemi della mobilità urbana sono di fatto allo studio da decenni, ma c’è chi negli ultimi anni ha iniziato a indagare soluzioni alternative con lo scopo di ridurre lo stress e migliorare la vita di chi vive nelle metropoli. Da qualche tempo sulle nostre strade hanno iniziato a sfrecciare piccole e simpatiche vetture, microcar capaci di muoversi agilmente e sgattaiolare nel traffico per arrivare prima a destinazione parcheggiando il più facilmente possibile.

Toyota FT-Me

Mobilità per tutti
Il gruppo Toyota è uno degli attori di questo trend: «Le Olimpiadi di Tokyo del 2021 e Parigi del 2024 hanno fatto scattare la molla dell’ingegno: per questi eventi abbiamo sviluppato diverse soluzioni di mobilità pensate per i piccoli spostamenti degli atleti olimpici e paralimpici – spiega Tadao Mori, Design Director Toyota Motor Europe –. Parliamo di mezzi inclusivi e accessibili, noi li ricordiamo con uno slogan molto semplice ma efficace che rispecchia la missione della nostra azienda: “Mobilty for All”, mobilità per tutti».

Toyota FT-Me

Agilità e freschezza
È nata così l’idea di realizzare anche una microcar per la città chiamata FT-Me, acronimo di Future Toyota-Micro Electric. «Abbiamo iniziato a lavorare a questo progetto nell’estate 2023 e in tempi record abbiamo sviluppato la concept car che è stata svelata al Kenshiki Forum di quest’anno – spiega Elvio D’Aprile, senior styling manager e project leader –. Questo modello è stato pensato come massima espressione di agilità e freschezza: abbiamo coinvolto un team di giovani designer di talento e lavorato a grande velocità, con processi decisionali snelli e creatività al comando».

Toyota FT-Me

L’ispirazione dal jet helmet
Una creatività necessaria almeno quanto il pragmatismo dell’ingegneria, perché realizzare in poco tempo un modello lungo meno di 2,5 metri, pensato per ospitare due passeggeri e costruito seguendo un processo sostenibile prevede il massimo delle sinergie possibili tra il dipartimento stilistico e quello tecnico. «Il design avrebbe dovuto comunicare le intenzioni della FT-Me al primo sguardo e per questo ci siamo ispirati alle forme di un oggetto agile, sicuro e conosciuto da tutti: il jet helmet degli scooter», continua D’Aprile.

Toyota FT-Me

Gioco di colori
È poi arrivato il momento della creatività, come spiega Matthieu Low-Kame, exterior designer: «Abbiamo giocato con i colori riprendendo quanto fatto sui nostri modelli bestseller come la Aygo X o la C-HR. Una scelta volta a trasferire alcuni principi identitari di Toyota e allo stesso tempo ad allargare al massimo la platea degli utenti. Non dobbiamo dimenticare che con questo veicolo ci rivolgiamo a giovani quattordicenni, a persone di mezza età e anche ad anziani».

Toyota FT-Me

Visibilità a 360 gradi
La FT-Me occupa la metà di uno spazio necessario per un parcheggio tradizionale e addirittura un terzo nel caso si disponga perpendicolarmente. «Per creare il massimo contatto con gli altri utenti della strada abbiamo progettato un concept di visibilità a 360 gradi, garantito da montanti sottilissimi e ampie superfici vetrate – spiega Adrien Van Mullem, Interior Designer –. In questo modo chi guida percepisce un ambiente più arioso, quasi da auto tradizionale, mentre per dare più comodità al passeggero abbiamo sfalsato di qualche centimetro il suo sedile. È più indietro rispetto a quello di chi sta al volante e ciò consente una migliore estensione delle gambe».

(Articolo completo su A&D n. 274