La Punto arrivata di recente sui mercati è il modello su cui Fiat scommette per il rilancio ed è stata una delle novità più celebrate allo scorso salone dell’auto di Francoforte. Silvia Baruffaldi ha incontrato Flavio Manzoni, coordinatore del design Fiat/Lancia/LCV per le vetture di serie, e Giorgetto Giugiaro, cui dopo una competizione tra diversi fornitori è stata afidata l’esecuzione del design esterno, per tracciare con loro la storia del progetto.
«Un salto generazionale importante, come quello che ci fu a suo tempo tra la Uno e la prima Punto». Così Giugiaro definisce l’ultima evoluzione nella storia delle auto Fiat di segmento B, cui ha personalmente contribuito disegnando, tra le altre, proprio le due vetture citate e firmando quest’ultimo modello, salutato come un ritorno ad uno stile italiano.
«Sapevamo che la nuova Punto avrebbe avuto un ruolo chiave nella gamma», racconta Flavio Manzoni, oggi coordinatore del design Fiat/Lancia/LCV per le vetture di serie. «Uno dei requisiti del progetto era la definizione di una più forte immagine frontale, perché il “family feeling” non era abbastanza connotato negli ultimi modelli usciti. Per il corpo vettura volevamo ottenere una forma monovolume ma con decisi aspetti dinamici. Un connubio di sportività ed eleganza unito a una grande abitabilità interna, per non rinnegare le valenze funzionali della vettura che andava a sostituire».
La definizione di “Grande” Punto utilizzata al lancio è motivata da un insieme di aspetti: dalla voglia di tornare “grandi” nei numeri di un segmento di mercato strategico per Fiat in Europa, alle dimensioni incrementate rispetto alla precedente generazione. La buona accolgienza riservata alla vettura anche da parte del pubblico è una prima, positiva, riposta a questi intenti.
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