Trent’anni di Quattro; e per celebrare l’anniversario di quella leggenda, presentata al salone di Ginevra del 1980 e ribattezzata Urquattro dagli appassionati, Wolfgang Egger e i suoi collaboratori hanno presentato al salone di Parigi una Quattro Concept che riprende e sviluppa in chiave avveniristica le intuizioni di allora, «risvegliando – parole di Egger, responsabile del design di Audi Group – un vecchio sogno fatto di compattezza, leggerezza, turbo e quattro ruote motrici, senza tradire l’antico Dna sportivo del marchio». «Quel concetto – afferma – vale ancora, è un divertimento futuribile».

Quanto il concept di Parigi sia un “divertimento”, e quanto invece sia destinato a lasciare il segno nel futuro delle sportive Audi, resta ancora da vedere. Di certo è che non ci sono progetti immediati di produzione, semmai si potrebbe pensare a una piccolissima serie proprio per «aumentare il valore del marchio». Purosangue con motore turbo a 5 cilindri di 2,5 litri che eroga niente meno che 408 cavalli, questo concept ricorda la gloriosa Sport quattro del 1984 anche se, di fatto, la sua struttura deriva dalla potentissima Audi RS5.

Passo più corto, altezza ridotta (4 centimetri), grande uso di alluminio nell’ambito della tecnologia Audi Space Frame e di carbonio (cofano motore, portellone, paraurti, spoiler e altri componenti aerodinamici) per contenere i pesi (1300 chili, circa 200 meno della TT RS da cui mutua il 5 cilindri). Sembra una berlina sportiva, in realtà è una supercar (0-100 in 3,9 secondi) degna di apparire su qualsiasi circuito (anche se la Quattro originale era invece destinata ai rally).