La Mercedes-AMG GT è stata progettata, in collaborazione con i tecnici 7 della divisione preparatrice interna AMG, con l’obiettivo di competere frontalmente con la consolidata Porsche 911 e con la nuova arrivata McLaren 650S.

Come ha spiegato Gorden Wagener, vicepresidente del design Daimler AG, il design della GT, basato su una versione accorciata del pianale della SLS, si discosta chiaramente da quest’ultima in quanto incarna la filosofia di design “Purezza sensuale” della casa. Secondo Wagener, l’ethos del design ha tre caratteristiche essenziali: modernità, autenticità e semplicità. «Non vogliamo fare un confronto diretto con la SLS», sottolinea. «Ha un posizionamento differente».

La Mercedes-AMG GT, al contrario, esprime la filosofia attraverso «una risoluzione delle superfici semplificata e linee minimali» ha proseguito Wagener, abbinate a «tecnologia e maestria artigiana».

Benché sia solo leggermente più piccola della SLS, gli sbalzi più corti e la linea del tetto nettamente rastremata la fanno apparire assai più compatta.

Con un disegno ispirato alla forma dello squalo, il tipico frontale AMG – con la caratteristica “A-wing” – è suddiviso in tre parti. I fari espressivi inclinati in avanti, collocati sopra le ampie prese d’aria ai lati del paraurti, fiancheggiano la grande bocca centrale che sovrasta lo splitter sporgente.

Nella parte posteriore, la vetratura arrotondata sfuma nelle spalle decisamente larghe e accentua la “presenza” della vettura, una delle caratteristiche preferite di Wagener. I fanali orizzontali evidenziano l’appartenenza della GT alla famiglia Mercedes delle coupé, mentre i quattro terminali di scarico tipici AMG dominano il paraurti posteriore, nel quale è ricavato il vano targa.

Gli interni avvolgono i due occupanti come un guanto. Il pannello strumenti, diviso dal tunnel centrale molto alto e largo, con il volume superiore scolpito e aerodinamico e le uscite d’aria arrotondate alle due estremità, riprende alcuni temi del mondo dell’aviazione e dei jet.

All’interno, i designer hanno giocato anche con i contrasti: la gamma cromatica bianca e nera, lo schermo PVD nero lucente, le losanghe nere e gli elementi in fibra di carbonio dello stesso colore giocano gli uni con gli altri creando un ambiente tecnologico e al tempo stesso sofisticato.

Il display da 8,4″, che troneggia al centro del pannello strumenti, è il pezzo forte del design. Lo schermo, originariamente posizionato alla stessa altezza della palpebra della strumentazione, è stato abbassato di qualche millimetro su richiesta di Tobias Moers, numero uno di AMG, dopo le prove al Nurburgring.

La biposto GT si rivolge direttamente ai potenziali acquirenti della Porsche 911. Wagener confida nella sua capacità di richiamare i clienti nelle showroom della casa di Stoccarda grazie al potente motopropulsore messo a punto dall’AMG, il telaio leggero in alluminio e il design dal caratteristico sapore Mercedes.

L’articolo continua su Auto&Design n. 209