Una retrospettiva per celebrare il genio di Leonardo Fioravanti attraverso vetture, disegni e progetti, per ripercorrere le fasi della sua vita fortunata, come lui stesso ama definirla, che lo hanno portato a essere una delle figure più apprezzate del nostro tempo nel campo automobilistico. L’ingegnere-designer ha trascorso più di mezzo secolo disegnando veicoli, prevalentemente automobili, prima alla Pininfarina e poi alla Fioravanti Srl, fondata nel 1987. La mostra non vuole essere un’esposizione statica e asettica di modelli. Durante i primi due mesi infatti, Leonardo Fioravanti sarà disponibile a condurre personalmente, su prenotazione, le visite guidate tra le sale espositive, un’occasione unica per giovani designer e appassionati, che potranno conoscere le opere dell’ingegnere milanese attraverso le parole di chi le ha realizzate.
Entrato in Pininfarina nel 1964, Fioravanti ha seguito lo sviluppo di alcune tra le Ferrari più famose. «Qualche mese dopo il mio ingresso in Pininfarina un cliente americano chiese la realizzazione di una versione stradale della Ferrari 250 LM. Me ne occupai io, apportando alcune migliorie tecniche in tema di aerodinamica. Fu un successo enorme, andava più veloce della versione da gara. Avrebbe dovuto essere una one-off, ma ne produssero sedici», racconta sorridendo.
Dopo 23 anni passati dal carrozziere torinese, l’ingegnere ha sentito il bisogno di mettersi in proprio per proporre in totale libertà i suoi «pensieri più arditi, onorando la funzione in molte delle sue espressioni, come la dinamica, l’elettronica e l’aerodinamica». Tutti scopi legati ad un fattore primario che segue due strade, quella della realizzazione di veicoli sicuri e veloci e quella della bellezza. «Da italiano il valore della bellezza mi ha sempre accompagnato e motivato profondamente. Mi sono chiesto più volte in che cosa consistesse e mi sono risposto platonicamente che sta nello splendore del vero».
Le vetture esposte al Mauto raccontano la sua inequivocabile passione per l’aerodinamica. Quasi una fissazione, che ricorre in tutti i suoi progetti fino all’ultimo, la LF-1 presentata al Salone di Ginevra del 2009. Oltre a questa i visitatori potranno ammirare l’Alfa Romeo Vola del 2001, caratterizzata dall’innovativo tetto rotante che verrà poi applicato anche sulla Ferrari Superamerica, la Ferrari 365 GTB/4 Daytona, forse la vettura del cavallino più celebre realizzata da Fioravanti, e molte altre concept come Sensiva, Hidra, la Fiat Bravo Flair e la Fiat 188 Nyce.
In ognuna di queste realizzazioni è possibile trovare quel quid di geniale e semplice allo stesso tempo, che da sempre contraddistingue le vetture dell’ingegnere milanese. “Rosso Fioravanti” sarà in mostra dal 23 marzo al 16 settembre 2018 al Museo dell’Automobile “Giovanni Agnelli” di Torino.