Correva il lontano 1974 quando per la prima volta l’industria coreana presentò in Europa, al Salone di Torino, una propria proposta automobilistica: la Pony. Spigolosa e decisamente razionale, sotto la pulizia dei geometrismi nascondeva la mano felice di Giorgetto Giugiaro, la stessa che aveva tracciato le forme della prima Golf, lanciata nel medesimo anno. Proprio il celebre designer ha ricordato il fruttuoso momento di creatività durante la Hyundai Night tenutasi nei giorni scorsi a Milano, raccontando come inizialmente l’apparato progettuale e logistico della Casa risultasse così embrionale da annoverare perfino problemi nell’approvvigionamento di componenti basilari dai fornitori.
Perplesso, se ne lamentò con Chung Ju-yung, storico fondatore del gruppo orientale, il quale lo condusse presso un impianto produttivo appena costruito e gli spiegò, prove alla mano, che solo pochi mesi prima lì si trovava un acquitrino. L’intraprendenza e la velocità con cui era stata eretta la fabbrica convinsero il Maestro piemontese che sì, i coreani meritavano fiducia. Qualche anno dopo, in terra italica, fu svelata la Pony. Oggi riscoprire il passato è uno spunto per guardare con più slancio al futuro, in una politica di continua evoluzione che il costruttore mette in atto da tempo: «Non abbiamo mai smesso di lavorare sulle forme dei nostri modelli, come dimostrano la recente Nexo a idrogeno e la i10 che sarà presentata fra qualche mese» spiega Nicola Danza, design manager di Hyundai per l’Europa.
«Questo incontro è l’occasione per ritornare con piacere sulla collaborazione con Giugiaro, i cui principi, per certi versi, sono ancora vivi nel modo in cui disegniamo oggi». Per celebrare i legami fra le diverse epoche stilistiche e far conoscere agli italiani la storia della Pony, è appena partita una campagna pubblicitaria sulle principali reti televisive italiane.