La famiglia dei modelli McLaren si allarga con l’arrivo della nuova GT. Si tratta di una vettura importante per il costruttore inglese, che con lei, per la prima volta, entra nel segmento delle gran turismo. E per farlo, ha scelto soluzioni tecniche e stilistiche fuori dagli schemi. Le gran turismo, per antonomasia, sono auto dotate di motore anteriore e abitacolo arretrato, ma la GT è diversa. Partendo dal pianale della 720S, infatti, la gran turismo di McLaren conserva lo schema tecnico con abitacolo molto avanzato e il motore in posizione centrale.
Molti però gli interventi apportati da tecnici e designer per allinearsi ai canoni tipici del segmento delle gt. La parte posteriore parla un linguaggio inconfondibilmente McLaren, con i sottili fari ad orientamento orizzontali affogati nella griglia, posizionata subito sotto lo spoiler. Non mancano i due vistosi terminali di scarico che qui hanno una forma circolare, che rendono ben chiaro il potenziale della vettura. La GT, infatti, è spinta da un V8 biturbo da 620 CV e 630 Nm. Ma le novità più importanti si concentrano nel frontale dove lo sbalzo è stato aumentato. In questo modo si è potuta alzare la linea dell’avantreno “ammorbidendola” rispetto a quella della 720S, più aggressiva e protesa verso l’asfalto. Inoltre, si è potuta aumentare la capacità di carico del pozzetto anteriore, che è così arrivata a 140 litri.
Questo si somma al vano ricavato nella parte posteriore della vettura. Grazie all’eliminazione dell’ala mobile e ad un’apposita copertura del vano motore, nel retrotreno è presente un ulteriore vano di carico, che porta la capacità totale della GT a 570 litri. A proposito degli interni, l’abitacolo ripropone forme e linee della 720S, ma con un’attenzione maggiore alla scelta dei materiali. Sulla GT domina la pelle e il carbonio di molti inserti lascia il posto all’alluminio spazzolato. Nuovo è anche il cluster, che qui è fisso e ha una grafica dedicata. Insomma, la GT è una gran turismo dal piglio molto sportivo, con soluzioni inedite ed esclusive.