STORIA E MODERNITA’ (Auto&Design no.124)

Con l’Alfa Romeo 147 il costruttore italiano offriva una vettura in grado di soddisfare gli “alfisti” tradizionali e tutti coloro che altrimenti si sarebbero orientati verso modelli come la Volkswagen Golf o l’Audi A3. Particolare attenzione è stata dedicata ad aspetti quali purezza delle linee e forma e posizioni delle luci e al dettaglio delle superfici. La piega orientata sulla fiancata riprende quella della 156 e della 166, mentre i rilievi sul cofano sono molto simi a quelli che troviamo sula 6C 2500 Villa d’Este, carrozzata da Touring.

Disegni Alfa Romeo 147
Vista frontale e posteriore Alfa Romeo 147

La bella forma verticale della calandra deriva dalle Alfa degli anni Quaranta e Cinquanta. Per quanto il pianale derivi da quello della 156, il passo è ridotto di quattro centimetri e i componenti in particolare quelli delle sospensioni, sono stati semplificati e alleggeriti come richiesto da una vettura di maggior volume. Gli sbalzi sono visibilmente ridotti, ma restano sufficientemente profondi da consentire alla 147 di soddisfare i sempre più rigorosi standard di sicurezza in caso di urto. I volumi sono compatti, solidi e muscolosi.

La carenatura aerodinamica del bordo del passaruota posteriore migliora l’aspetto della fiancata, mentre il lunotto appuntito deriva dalle piccole Alfa di produzione di fine anni ’90. Particolarmente indovinate poi sono le luci posteriori a goccia che si prolungano sulle fiancate e sporgono in modo da offrire la massima visibilità, ispirandosi, secondo quanto dichiarato da Andreas Zapatinas (successore di Walter de’ Silva alla direzione del design Alfa Romeo), alla Chevrolet Impala del 1959.

Per gli interni i comandi sono intuitivi e posizionati dove il guidatore si aspetta di trovarli. Gli strumenti sono raccolti in tre cerchi, ma quello centrale è più grande e intersecato dai due laterali. I primi studi per la realizzazione dell’abitacolo sono stati condotti nel 1998. Il modello definitivo è stato congelato proprio nel 1998 e il progetto “937” è stato affidato chief designer Antonio Rosti che lo ha seguito fino all’avvio della produzione. Hanno lavorato alle proposte iniziali della 147 anche Stile Bertone, il cui modello aveva un frontale connotato soprattutto da linee orizzontali, e Pininfarina, la cui vettura era connotata dalla presenza del grande scudetto sul frontale.