I grandi occhi a Led s’intercettano subito nel traffico. «Si tratta di un elemento di simpatia fortemente voluto», spiega Nicola Danza, direttore del design degli esterni per l’Europa. Se poi si osservano le altre linee, giovanili e votate all’originalità della Inster («Ogni vettura per noi è un progetto specifico»), il sorriso fiorisce spontaneo. Eppure, a dispetto delle apparenze, il segreto della più piccola coreana elettrica non va rintracciato nella vivacità furba e un po’ fumettistica. Quando si può accedere a un contatto diretto, come durante una prova nel dedalo iper-metropolitano di Milano, si viene colpiti all’apertura di una porta.
Posteriore, possibilmente. Perché il passo particolarmente generoso, 2,70 metri su 3,83 di lunghezza fuori tutto, si trasfigura in uno “spazio vuoto” davanti al divanetto che suggerisce immediatamente accoglienza. E insieme lancia la percezione verso un ambito più pratico: al centro del progetto trionfa la funzionalità.
I sedili di seconda fila, per esempio, scorrono di 16 cm con frazionamento 50:50 e prevedono pure lo schienale regolabile, magari per pisolini nel tragitto casa-scuola, mentre gli anteriori possono ribaltarsi a tavolino (a seconda dei livelli di allestimento). Non solo: per chi siede davanti debutta una curiosa seduta lato guida con portabicchieri incorporato, la cui imbottitura si allarga verso il passeggero in una sorta di “panchetta” che esalta il senso d’accoglienza. «Abbiamo enfatizzato il più possibile la disponibilità di centimetri in longitudinale a fronte di una larghezza contenuta, due aspetti legati al pianale derivato dalla più piccola Casper (non venduta in Europa, n.d.r.). Così l’auto diventa sensibilmente diversa».
Non a caso il test si fa anche occasione per presentare la variante Cross, attesa per aprile, con paraurti, minigonne e cerchi da 17” specifici, un vistoso portapacchi opzionale sul tetto e abitacolo dai rivestimenti e dettagli fluo dedicati. Intanto, sulla carrozzeria tradizionale in allestimento XClass si può ordinare senza sovrapprezzo, accanto all’’anodino interno scuro, l’eccentrico Newtro Beige-Khaki Brown munito di tessuto pied-de-poule e perfino plastiche giallo-brune. L’ideale per la vernice di lancio Buttercream Yellow. «Uno degli obiettivi della Inster resta distinguersi, promuovendo una visione coreana e anticonvenzionale dell’estetica», conclude Danza. Chi l’ha vista circolare confermerebbe.