
“La sfida consisteva nel trovare una nuova combinazione di elementi in grado di creare reazioni emotive e, allo stesso tempo, di spingere più avanti il concetto di efficienza dell’architettura interna e di offrire 
A questo scopo, il progetto T3000 è partito da una pianale allestito appositamente, proponendo nuove misure e proporzioni e accresciute qualità torsionali e di robustezza.
Lo stile esterno aveva – tra gli altri – il ruolo di rendere percepibile le nuove doti della vettura, esprimendo la precisione di un tipico prodotto dell’ingegneria tedesca insieme al fascino di un prodotto decisamente europeo. La prima fase di ricerca ha coinvolto l’intero team di 220 persone che lavora al Technical Center Opel. La conduzione del progetto è stata quindi assegnata al chief design Hans-Hermann Wirth.
Dei 28 modellini in clay in scala 1:3 realizzati durante la prolifica fase creativa iniziale, ne sono stati selezionati 8 per valutazioni interne e clinic test esterni all’azienda; tra questi è stato scelto quello per lo sviluppo. Quasi tutto il progetto si è svolto con l’impiego del computer.
Una volta definito il tema stilistico, sono state ipotizzate a video una lunga serie di alternative dei dettagli anteriori e posteriori, per passare poi ai modelli virtuali in scala 1:1.
Quando ha avuto inizio il progetto? Per i designer, gente che vive proiettata nel futuro, le date non sono mai argomento di immediata risposta: “La versione definitiva delle superfici è di solito antecedente di tre anni all’inizio della produzione, mentre la maggior parte della ricerca di design viene svolta nell’anno precedente”, dice Gallion.
“Poiché abbiamo un team che si dedica specificamente ad ogni gamma di vetture, cerchiamo di iniziare i progetti il più presto possibile. In effetti, le prime esplorazioni per un nuovo modello iniziano non appena il suo successore è stato presentato”.
L’articolo continua su Auto & Design n. 109