
“Ma sui fatti iconografici, la 166 è molto diversa”, precisa Walter de’ Silva, direttore del Centro Stile Alfa Romeo. “Il target è molto differente, è una vettura dove ostentare troppo la sportività o portare gli stilemi del frontale all’eccesso non era indicato. Anche l’età media dei clienti è più elevata rispetto alla 156”.
La prima fase di ricerca per la sostituta della 164 (“una vettura che non volevamo dimenticare, un oggetto stilistico molto riuscito”, dice de’ Silva) è stata avviata nel 1990. Si trattava però soltanto di una riedizione della berlina disegnata da Pininfarina, come indica la sigla di progetto: “RT”, ovvero restyling totale della 164.
Le proposte stilistiche presentate in questa prima fase (ribattezzata progetto 934/935) sono della Pininfarina e dello stesso Centro Stile Alfa Romeo. E’ quest’ultimo ad uscire vincente dal confronto, ma il management di Fiat Auto – in particolare l’allora amministratore delegato Paolo Cantarella – decide di ripartire da zero per fare una vettura completamente nuova: inizia così il progetto 936, vera genesi della 166. Spunto per il nuovo concetto è un figurino di Wolfgang Egger, designer Alfa Romeo (“il tedesco più italiano che io conosca”, dice de’ Silva).
Il disegno è una libera interpretazione di un coupé Alfa che l’ingegner Cantarella chiede di trasferire sulle dimensioni della futura 166. Cambiano anche i presupposti tecnici, la piattaforma da utilizzare sarà la E, la stessa su cui si basa la Lancia K. Nella primavera del 1993 è pronto il modello di stile che viene messo a confronto, il 6 maggio, con le proposte di due nuovi concorrenti, Bertone e Italdesign.
Eliminata la proposta del primo, una seconda presentazione con il modello dell’Italdesign vede prevalere definitivamente la soluzione del Centro Stile Alfa Romeo e nel maggio 1994 lo stile della 936 viene congelato. Gli affinamenti dei particolari sono proseguiti nei mesi seguenti. “E’ una vettura in cui la cura del dettaglio è stata quasi maniacale e in questo siamo stati molto appoggiati dal management”, dice Mario Favilla, responsabile dell’advanced design e delle pubbliche relazioni del Centro Stile Alfa Romeo.
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