Un mix di stile, tecnica e funzione: questo è emerso alla 59sima Esposizione Internazionale del Ciclo e Motociclo di Milano.
I modelli di produzione: guardando alle supersportive stradali carenate, in un confronto Italia-Giappone, risalta l’usuale ricerca di emozione dei marchi dello stivale, con moto come la Ducati 996 Testastretta o la Gilera 600 supersport, in contrasto con la ricerca di perfezione delle case del Sol Levante, che presentano modelli raffinatissimi e inappuntabili, come la Honda VTR-SP2 e le nuove generazioni di Kawasaki e Suzuki.
Altra tipologia di grande attrattiva è quella delle moto naked sportive, dalla forte componente di aggressività: Cagiva Raptor, MV Agusta Brutale, Yamaha Bulldog, le più classiche Ducati Monster, Moto Guzzi V11 “Scura”, Honda Hornet 900.
L’esposizione continua con le supertourer, come Honda Pan European e Moto Guzzi California EV; poi custom cruiser, regno delle Harley-Davidson; off-road e strada nella moto totale, dove spicca la nuova Ducati Multistrada sviluppata in collaborazione con l’I.D.E.A. Institute di Torino; fuoristrada, con moto sempre più tecniche e curate esteticamente. Con un ultimo sguardo agli scooter, il settore più ricco di stili e sottosegmenti, dove comunque il nome Vespa continua a piacere, si conclude la panoramica.
I prototipi: semplici sogni, ma anche strade percorribili in un futuro prossimo. In primo piano l’Aprilia Blue Marlin, naked sportiva ed essenziale, poi Mondial Piega Strada e Piega Racing, improntati sui trascorsi agonistici del marchio; segue Amarcord Italjet, un tuffo negli anni Venti o Trenta. Si può concludere il tour con uno sguardo all’anello di congiunzione tra moto e auto, con due proposte, una ancora di Italjet e l’altra di Aprilia. Sono Scoooop e Los Angeles, scooter a tre ruote.
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