La Yaris non è l’unico modello Toyota che esprime una marcata origine europea del design. La nuova Corolla ha radici molto simili, e ricalca lo stesso spirito, con un’identità però meno decisa. Il motivo è ovvio, questa vettura di segmento C Toyota è destinato al mercato globale, che richiede una gamma più vasta e tratti più universali.
Il progetto per la nuova vettura del marchio nipponico è iniziato nel 1997, con un concorso interno lanciato da Toyota tra i centri di design di Tokio, Nagoya, Bruxelles e Calty (CA). Dall’EPOC di Bruxelles, vincitore del concorso con la sua proposta, lo sviluppo del progetto è stato trasferito nel centro europeo di design Toyota ED_ di Sophia-Antipolis, vicino a Nizza, dove Wahei Hirai, il direttore, lo ha portato avanti con un team di venti designer di otto diverse nazionalità.
Cinque le versioni della nuova Corolla – 3 e 5 porte, berlina, station wagon e il monovolume Verso – alcune destinate a tutto il mercato mondiale altre solo a parte di esso. “E’ stato un lavoro di gruppo – spiega Hirai nel presentare le vettura – soprattutto nella prima parte, con vari input da parte dei nostri studi e di TMC Nagoya per l’industrializzazione.
Dovevamo diversificare ogni versione, cosa che abbiamo ottenuto usando le differenti configurazione del montante C, giocando con i dettagli del cofano, del paraurti, della calandra e dei proiettori”.
Negli interni, Toyota ha puntato su caratteri di qualità e su un look all’avanguardia, tanto da utilizzare sui modelli più costosi, alcuni elementi e il feeling Lexus. “Volevamo ottenere un abitacolo dal design innovativo – afferma Hirai – e inserire un numero così alto di elementi di qualità percepita da farne uno degli elementi distintivi della vettura rispetto agli altri modelli europei di segmento C”.
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