Tre protagonisti del mondo automobilistico americano, intervistati al Salone di Detroit da Auto & Design, esprimono il loro punto di vista sui prodotti delle loro aziende e sulla situazione dei mercati dopo i fatti dell’11 settembre. Sono J Mays, vice presidente per il design Ford, Wayne Cherry, vice presidente per il Design General Motors e Trevor Creed, vice presidente per il design dei marchi americani di DaimlerChrysler.
J Mays: “L’11 Settembre ha cambiato la nostra cultura, la sensibilità della gente, siamo meno cinici, è tornato l’amore per le gioie più essenziali. È l’unico aspetto buono di quella tragedia spaventosa. Questa nuova sensibilità influenzerà il nostro modo di disegnare. È difficile fare paragoni tra il car design e quanto è successo, ma è chiaro che in tempi come questi il mondo ha bisogno di eroi. E gli eroi dell’automobile sono le vetture che ci rallegrano: la GT40 è un esempio”.
Wayne Cherry: “L’obiettivo del design resta quello di creare prodotti attraenti, anche dopo un momento tragico e in un periodo difficile. Gli autoveicoli sono un capitolo cruciale per l’economia mondiale e dal mio punto di vista il design non può che diventare una sfida sempre più appassionante. Noi intendiamo continuare a offrire una grande varietà di prodotti nuovi e attraenti. In questo senso è orientato il debutto di una concept “pura” come la Pontiac Solstice”.
Trevor Creed: “Non credo ci saranno riflessi evidenti sul car design. Siamo in un business a lungo termine, oggi disegniamo oggetti che potrebbero uscire fra tre anni. Lavoriamo guardando avanti, e siamo attenti ai possibili “segment buster” futuri. La Pacifica esposta qui è il risultato di un’analisi delle possibilità offerte dall’unione degli aspetti più vantaggiosi di minivan, sport utility e station wagon”.
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