Ad Alessi non basta creare “oggetti che fanno parte dell’esistenza quotidiana: cose che usiamo senza più quasi guardarle, in un orizzonte domestico neutro e tranquillizzante”, e neanche che ogni suo oggetto nasconda una “piccola grande avventura della creatività e della tecnologia”. Alessi deve andare oltre, sperimentare nuove strade di sviluppo per il design dell’oggetto domestico.
Con l’operazione “Tea & Coffee Towers” ha coinvolto, sotto la direzione di Alessandro Mendini, 22 architetti provenienti da 10 nazioni, avvicinandoli per la prima volta a un progetto di industrial design. L’idea di mettere a confronto architetti “puri” con un oggetto di design era già stata sperimentata nel 1979 quando, con lo stesso Mendini, e nacquero gli undici servizi da tè e caffè in argento “Tea & Coffee Piazza”.
Oggi come allora si è voluto offrire ai progettisti un territorio di sperimentazione, il più ampio, quello di una fabbrica del design italiano, affinché si producessero le condizioni favorevoli per arricchire il panorama del design. Unica indicazione da parte dell’azienda, dal momento che sui metalli si fonda la produzione di Alessi, è stata la preferenza per l’impiego dell’argento massiccio, storicamente il più tipico per i servizi da tè e da caffè.
L’operazione “Tea & Coffee Towers” è stata anche lo spunto per una riflessione da parte del suo ideatore: «Quale messaggio è possibile trarre dall’esperienza di design compiuta da questi ventuno architetti? E’ possibile unificarli sotto una sola formula, sotto un pensiero sintetizzante? Ebbene, ritengo che i ventuno architetti da noi interpellati abbiano, a differenza di quanto accade spesso nel panorama del design, espresso ideali, proposte, segnali critici di una riacquistata coscienza e responsabilità sulle cose».
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