In una conversazione con Fedde Talsma, chief designer responsabile della Volvo S40, Wim Oude Weernink traccia la storia e gli elementi costitutivi del progetto che ha portato a questa nuova vettura della casa svedese. Oltre alle scelte stilistiche, emergono lungo il discorso le modalità di intreccio tra il marchio Volvo, passato sotto il controllo di Ford nel 1999, e le condivisioni di parti meccaniche derivanti dall’appartenenza al Gruppo statunitense.
In particolare il pianale C1 Ford, utilizzato anche per l’ultima Mazda3, è stato il punto di partenza per il lavoro dei designer, impegnati ad adattare le prime proposte stilistiche alle dimensioni di questa piattaforma. Il passaggio al pianale Ford ha richiesto l’avanzamento di 30 mm circa del montante A, la riduzione di 20 mm del passo ruote rispetto alla prevista nuova applicazione Mitsubishi e alcune modifiche tecniche del packaging, come il diverso movimento delle sospensioni posteriori.
La nuova S40 è una vera Volvo, in linea con i termini dell’architettura definita da Peter Horbury quasi dieci anni fa, come confermano il corpo vettura, con i tre finestrini laterali, la linea fluente del tetto fino al cofano posteriore e i fanali posteriori.
Per gli interni, il team di design ha ricercato un’espressione “cool” e giovanile. La consolle è innovativa, con le sole quattro manopole, semplici ma chiare, per l’attivazione delle funzioni principali. Il Color & Trim è stato coinvolto nel processo di design fin dall’inizio, ottenendo armonia e integrazione fra i vari elementi.
Alluminio, materiali compositi traslucidi o una decorazione “cubic print” effetto legno per la consolle centrale, e materiali semplici e innovativi per la plancia creano un’atmosfera sobria e lineare, tipicamente scandinava ma anche decisamente Volvo.
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