“Succedere a Wayne Cherry è un’enorme responsabilità, ma anche un incarico che ho accolto con entusiasmo”. Nella cornice del salone di Detroit 2004, Ed Welburn, nuovo Vice Presidente del Design General Motors, racconta ad Auto & Design il presente del Gruppo.
“Qui a Detroit abbiamo svelato le vetture basate sull’architettura Kappa. Appena due anni fa la Solstice era una concept car, oggi è un’auto di serie che annuncia una nuova visione del linguaggio formale Pontiac. La stessa architettura è stata impiegata per la Saturn Curve e la Chevrolet Nomad. La Curve dà un’indicazione del livello di impegno che dedichiamo al marchio Saturn”. La Nomad, invece, è il remake di una vettura degli anni Cinquanta.
“Sì, ma in un’interpretazione molto più riuscita. Il concetto base, una sport-wagon realizzata sul telaio di un’auto sportiva, è molto interessante”.
Chevrolet ha un ruolo di primo piano in questo salone anche grazie alla nuova Corvette.
“Il lancio di una nuova Corvette è sempre un avvenimento emozionante. Questa volta lo è ancora di più perchè il suo design colpisce per i volumi snelli e tesi, oltre che per il richiamo alla prima Corvette Stingray”.
Come procede l’evoluzione stilistica degli altri marchi?
“Il design Cadillac ha una direzione ben definita, iniziata con la concept car Evoq e la berlina CTS. Per GMC prevediamo di rafforzare l’identità, elemento di appeal dei nostri truck. Intanto, abbiamo il marchio Hummer che continua a crescere, con uno sviluppo brillante”.
In questa edizione del salone di Detroit si è visto molto retrò. In quale direzione va il design GM?
«Faremo molto design innovativo e attuale. Se svilupperemo un design basato sulla nostra eredità, lo faremo in modo contemporaneo. Ci sono così tante nostre vettura d’epoca ben restaurate, perché rifarle uguali?».
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