Dopo il lancio al salone di Ginevra e l’introduzione sui mercati, la gamma del marchio Fiat può di nuovo contare su una vettura di grandi dimensioni, la nuova Croma. Auto & Design ne ripercorre la genesi, per spiegare come si sia giunti alla definizione di un nuovo concetto di architettura, alta e spaziosa nella parte posteriore per offrire un comfort, un’abitabilità e un’accessibilità ai vertici della categoria.
Nella prima fase è un’ipotesi di Pininfarina ad affermarsi, con un frontale però a lungo ripensato insieme ai designer Fiat. Nella seconda fase, derivante da un radicale ripensamento globale del modello, è il design di Giugiaro ad affermarsi: non solo come proposta di stile per la carrozzeria, ma come progetto “chiavi in mano” per tutto il design e lo sviluppo dell’engineering.
Sviluppata su un passo di 2700 mm, lunga 4756 mm a fronte di una larghezza di 1775 e di un’altezza di ben 1597 mm, la nuova Croma appare come una due volumi di grossa taglia con una fiancata animata dal passaruota posteriore avvolgente, raccordato al gruppo ottico. I montanti inclinati e le barre sul tetto rendono l’insieme fluido e dinamico mentre il frontale si fa apprezzare per l’equilibrio nella disposizione degli elementi, con i fari che si snelliscono alle estremità e due nervature che segnano il cofano convergendo verso una calandra di impostazione piuttosto classica.
Lo stesso tono classico e discreto si ritrova all’interno, un ambiente estremamente spazioso e accogliente, che i passeggeri apprezzeranno insieme alle ottime doti di carico della vettura. Sollevando l’ampio portellone si scopre un’efficiente soluzione per il ripiano di carico, che può essere posizionato su due livelli azionando semplicemente una maniglia: sul fondo della “vasca”, oppure a filo del portellone, creando così un secondo vano in cui celare piccoli oggetti.
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