A pochi mesi dal lancio della 159, nuova berlina media di casa Alfa Romeo, Silvia Baruffaldi è andata al centro stile del marchio, ad Arese, per ripercorrere insieme con il suo direttore, Wolfgang Egger, le fasi del progetto iniziato nel 2001 con la sigla 939, sulla base di un package piuttosto differente da quello del modello precedente, con un’impostazione ottimizzata del posto di guida, una seduta allungata e più arretrata, un punto H più basso e uno spostamento indietro della pedaliera per posizionarla dopo il vano ruota.
Su questa architettura viene tracciato il design interno, che riceverà una prima approvazione nel dicembre 2001. Prendono intanto forma i volumi esterni della 939. L’ipotesi definita dai designer Alfa Romeo mantiene alcuni stilemi inconfondibili della 156, evoluti però in un corpo vettura più importante, quasi da berlina di segmento più elevato. «Volevamo enfatizzare alcuni aspetti sportivi, accentuando i parafanghi, con le ruote portate a filo della lamiera, un cofano lungo e un abitacolo spostato verso le ruote posteriori, concetti condivisi anche da Giorgetto Giugiaro, che ha poi disegnato l’esterno della vettura», spiega Egger.
Sin dall’inizio, il progetto 939 aveva coinvolto l’Italdesign Giugiaro per la proposta di alternative di design per la carrozzeria.
La svolta avviene nel 2002, dopo la presentazione della Brera, la concept-coupé con marchio Alfa Romeo con cui Giugiaro ruba la scena al salone di Ginevra. L’apprezzamento per quel prototipo da parte del management di Fiat Auto è tale che, ancora prima che sia presa la decisione di svilupparlo in un coupé di serie, viene chiesto a Giugiaro di trasferirne rapidamente il design sulla berlina in gestazione. Nel luglio 2002 lo stile firmato dal designer torinese per la 939 viene congelato.
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