«Una villa Settecentesca arredata con mobili ultramoderni e attrezzata con lo stato dell’arte della tecnologia». Con un paragone preso in prestito all’architettura Maurizio Ficcadenti, fondatore e presidente della Inovo Design di Torino, riassume l’idea alla base della concept car Lirica esposta sullo stand dell’emergente studio torinese al salone di Ginevra.
Questa coupé di cinque metri di lunghezza è il risultato di una duplice sfida che Ficcadenti e la sua squadra hanno voluto affrontare: «Il primo obiettivo era di dimostrare a noi stessi che siamo in grado di sviluppare un progetto completo in tempi ridottissimi». Da non confondere però con i tempi necessari quando si lavora per un committente, sottolinea. «Poi abbiamo voluto provare come il nostro metodo di lavoro basato solo sulla progettazione virtuale si possa applicare a qualunque tipo di automobile, anche il più tradizionale».
Il design esterno è impostato su superfici di ampio respiro, con aree di particolare enfasi nella zona dei passaruota, marcati, ben sviluppati nel loro ruolo di tratti forti nel complesso della vista laterale della vettura. Il lungo, ampio sbalzo anteriore e il profilo della coda, molto dinamico e affusolato, sono ancora un riferimento agli stilemi delle grandi auto classiche. «Non abbiamo voluto lavorare su nostalgie retro, ma piuttosto celebrare in chiave moderna i temi intramontabili dell’auto italiana», precisa Ficcadenti.
Il package è frutto di una riflessione su come il modo di guidare e di vivere l’automobile sia cambiato: «La ricerca ha riguardato un nuovo approccio al concetto di ergonomia di utilizzo delle vetture di oggi, dove la strumentazione è sempre meno fisica e sempre più legata a uno schermo, a un computer e a un comando unico per molte funzioni».
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