La Chevrolet Volt è un ulteriore esempio della vitalità del design GM. Di fronte a questa concept, i visitatori del NAIAS chiedevano: «Quando potrò comprarla?», una reazione che era l’obiettivo del progetto. Spiega Anne Asensio, direttrice esecutiva per il design avanzato GM: «È un veicolo a tecnologia avanzata che utilizza poco o niente carburante, ma questo non era un motivo per comprometterne il design. Volevamo dimensioni adatte a tutti, perciò abbiamo progettato una vettura piccola. Non poteva essere un “progetto scientifico”, ma doveva essere realistica e contenere l’essenza del marchio Chevy».
Nel caso della Volt, l’obiettivo era estremamente impegnativo perché gli esterni sono stati progettati nello studio di Detroit e gli interni in quello britannico di design avanzato diretto da Simon Cox. Il tema globale creato nel Regno Unito può essere descritto come un ampio spazio in cui il pannello strumenti, il tunnel centrale, i rivestimenti delle porte e quelli laterali posteriori sembrano galleggiare. I designer di Detroit hanno fatto un lavoro eccellente evitando incompatibilità tra interni ed esterni: il volante, i comandi sul tunnel centrale, il comando a distanza delle porte e gli schienali dei sedili hanno forme e materiali splendidamente coordinati alle ruote, alle cerniere, agli specchi esterni e alle luci.
La Volt dimostra la valenza estetica del rapporto plancia-asse lungo abbinato allo sbalzo posteriore corto, che consente di creare dimensioni globali soddisfacenti, capaci di esprimere potenza, sicurezza ed eleganza. Ciò fornisce una lezione ai designer secondo i quali per apparire interessanti e moderni è necessario un profilo quasi monocorpo ad abitacolo avanzato, ma anche a quelli per cui “retrò” significa copie letterali dei veicoli precedenti.
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