È l’automobile simbolo di un passaggio, armonico e consapevole. La Peugeot 308 in debutto ufficiale al salone di Francoforte 2007, nuova segmento C del marchio francese, rappresenta come meglio non si potrebbe una transizione durata cinque anni e compiutasi nella prima settimana di luglio.
Era il 2002 e Robert Peugeot, di fronte all’idea che nel giro di pochi anni Gerard Welter, pilastro del design di casa per oltre quarant’anni, avrebbe lasciato l’incarico di direttore, decise una sostituzione morbida. Ovvero non una successione, interna o esterna, che si attuasse dall’oggi al domani, ma un passaggio graduale, che esaltasse tutta l’esperienza di Welter e ne trasmettesse il più possibile al nuovo direttore.
Jérôme Gallix, già alla Peugeot dal 1989 al 1995, e poi fondatore dello studio Artware Design, che ha diretto fino al 2002, è il successore di Gerard Welter. Dopo quasi cinque anni di lavoro insieme: «Robert Peugeot mi ha richiamato al centro stile nel 2002, con in mente già l’idea di creare questa successione morbida, che si è svolta nel miglior modo possibile, e attorno a una vettura, la 308, che davvero rappresenta entrambi».
Il primo incarico di Jérôme Gallix dà un significato particolare a questa successione, perché è lui che, in quei sei anni, si è occupato di impostare, rodare e mettere a frutto il sistema di progettazione virtuale che è oggi il fondamento del lavoro al centro stile. Considerando che la nuova 308 è disegnata al cento per cento al computer, ma che questo non ha escluso una profonda analisi sui modelli in scala ridotta e naturale, la vettura diventa il simbolo dell’intreccio tra l’esperienza classica di Welter e quella attuale di Gallix.
L’articolo continua su Auto & Design n. 166