Al “Mondial de l’Automobile”, svoltosi a Parigi nell’ottobre scorso, i costruttori francesi hanno messo tutto l’impegno per esprimere la loro creatività con un coraggio particolare. In un salone all’insegna delle energie innovative, hanno tutti esaltato la tecnologia “ibrida” nelle concept car più spettacolari. Un ritorno al futuro.
Purtroppo, il Salone dell’automobile ha aperto i battenti qualche giorno dopo l’inizio della crisi finanziaria mondiale: un nuovo duro colpo per l’industria francese, già provata dalla misura del “bonus/malus” che frena la vendita delle grosse cilindrate dall’inizio dell’anno 2008.
La disposizione comunitaria penalizza in maniera eccessiva le vetture giudicate troppo inquinanti, basandosi su un valore che arbitrariamente è stato fissato in 160 grammi di anidride carbonica per chilometro. E’ difficile, in questo contesto, vendere il sogno, esporre l’ambizione.
I tre grandi costruttori nazionali – Citroën, Peugeot, Renault – hanno tuttavia dimostrato in tre spettacolari concept car tutta la loro sensibilità e l’interesse per il tema design-tecnica-ecologia.
La congiuntura costringe infatti l’industria a porre più che mai l’accento sul problema ecologico: il tutto elettrico, la pila combustibile, l’energia solare, i biocarburanti, il gas liquido. Tutto viene considerato ma, curiosamente (e comprensibilmente), per attirare il pubblico del Mondial le tre case francesi hanno puntato sulla medesima tecnologia: la motorizzazione ibrida.
L’articolo continua su Auto & Design n. 173