Un animale che si muove in silenzio nella foresta, perfettamente integrato nell’ambiente naturale. È con un’immagine zoomorfa tra l’insetto e il predatore, che i designer del centro stile brasiliano di Fiat descrivono il carattere della FCC II – Bugster, la concept car presentata al salone di San Paolo alla fine dell’ottobre scorso.
All’occhio europeo, questa sorta di dune buggy dall’aspetto tecnologico appare come un soggetto inconsueto per una show car. «È una tipologia di veicolo molto aderente alla realtà del Brasile» spiega invece Peter Fassbender, direttore del design Fiat per l’America Latina, ricordando come le dune delle grandi spiagge e i tracciati non asfaltati non siano un’eventualità remota per gli utenti brasiliani.
Il prototipo marciante che lui e il suo team hanno realizzato si allontana però dalla buggy tradizionale, con motore e trazione posteriore prodotta sulla base del vecchio Maggiolino. La FCC II (seconda concept car Fiat realizzata in Brasile, dopo la FCC Adventure del 2006) è una sportiva a due posti che impiega tecnologie innovative. «Questa vettura è stata il nostro laboratorio», prosegue Fassbender raccontando il progetto. «Punto di partenza, la volontà di realizzare un veicolo sostenibile per l’ambiente, ma concreto e utilizzabile in un prossimo futuro. La scelta è caduta subito sul motore elettrico, di cui Fiat ha esperienza in Europa».
Alcune vetture elettriche sono in uso presso la centrale idroelettrica delle cascate di Iguazu, la più grande del mondo. Il propulsore della FCC II è stato realizzato appositamente; genera una potenza di 80 CV, una coppia massima di 220 Nm e consente un’autonomia di circa 110 km, utilizzando il sistema di trasmissione Dualogic che in Brasile equipaggia le Fiat Linea e Stilo. È alimentato da 93 batterie agli ioni di litio ricaricabili mediante una qualunque presa da 220V.
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