Potrebbero bastare i seicento brevetti accumulati nel tempo per testimoniare lo spirito innovativo di Oakley, azienda californiana fondata nel 1975, che quest’anno festeggia i trent’anni di un conclamato cult quale l’occhiale sportivo Eyeshades: ibrido di maschera sportiva e occhiale da sole, praticamente un segno di riconoscimento dalla sua prima stagione di successi. Nessuna nostalgia, tengono a spiegare, ma la certezza di poter offrire ancora – soprattutto a chi, per questioni generazionali come i più giovani, non ha conosciuto il prodotto – dei modelli vincenti per tecnologia e design.
Parliamo degli occhiali che hanno praticamente fatto decollare il successo dell’azienda e si pongono come un’innovazione tipologica rispetto ai precedenti per prestazioni sportive.
Le grandi idee nascono, talvolta, da una concomitanza di fattori. Nel caso degli Eyeshades si può dire che le premesse fossero tutte presenti dall’inizio, visto che il loro ideatore (e fondatore del brand) Jim Jannard aveva da poco sperimentato un materiale innovativo (denominato Unobtainium®) in grado di acquisire maggior aderenza con la traspirazione, usandolo per una manopola da motocross. Quindi, l’impiego di questo materiale per la struttura dell’occhiale e l’idea di conferire alle lenti una sagoma di forma cilindrica – desunta stavolta da un altro suo progetto per una maschera sportiva di successo usata nel motocross e nello sci – per offrire una visione quanto più ampia, hanno determinato la performance della montatura in questione.
All’avanguardia anche la fattura delle lenti che sfruttano una formula sintetica chiamata Plutonite®: materiale ottico puro e leggero che ottimizza la resistenza agli urti, cosa importante durante una prestazione agonistica, e che ha proprietà di filtrare integralmente i raggi UV. Gli Eyeshades si possono considerare i primi occhiali pensati per lo sport, che iniziano a imporsi dopo che il giovane ciclista americano Greg LeMond li usò in una per lui storica edizione del Tour de France nel 1985. Da quell’episodio i requisiti di nitidezza visiva, protezione e comfort di questo specifico modello si imposero come un nuovo standard per l’equipaggiamento sportivo.
Tre i modelli riproposti oggi nella collezione Heritage, in quello che il team progettuale californiano definisce per l’azienda come un “ritorno al futuro”: la nuova edizione dei mitici Eyeshades; il modello Razor Blades e il primo occhiale da sole con doppia lente, Frogskins.
L’articolo continua su Auto & Design n. 208