LINDBERG, azienda danese leader nell’occhialeria, continua a distinguersi anche per le montature da sole. Dal 2009, infatti, l’azienda di Aarhus ha iniziato a orientare la sua ricerca progettuale in questo settore più vicino al mondo fashion; senza sviluppare delle idee speciali dedicate esclusivamente alla tipologia, ma interpretando piuttosto le linee guida della collezione da vista, con la consueta attenzione ai dettagli e all’usabilità.
Abbiamo chiesto a Lars Bøjvad, responsabile del prodotto dell’azienda, di aiutarci a capire meglio l’approccio del loro team creativo relativamente al processo ideativo di questa collezione, che i numeri indicano come molto venduta nei mercati asiatici (Cina) e negli Stati Uniti.
Dal punto di vista progettuale in cosa consiste la principale differenza tra tipologie di montature?
«Considerato che non esiste un concept espressamente dedicato ai modelli da sole, nella progettazione delle montature i nostri designer seguono dei principi base che partono dal rapporto tra le dimensioni delle lenti e la forma stessa dell’occhiale. Questo perché nella maggior parte dei casi le lenti degli occhiali da sole sono più larghe di quelle da vista e di conseguenza anche la forma del telaio deve adattarsi meglio al viso, arrivando un po’ a coprirlo – o meglio vestirlo – come accade in alcuni modelli. Sul fronte delle scelte di materiali e finiture consideriamo anche l’abbinamento tra il colore della montatura e delle relative lenti, in particolare quando ci sono in gioco considerazioni legate al trend del momento. In alcuni casi il colore scelto per le lenti può essere specifico per la loro funzione».
E i materiali usati sono principalmente acetato, anche in versione trasparente, e naturalmente il titanio che per alcuni modelli viene trattato con una speciale finitura che lo rende particolarmente resistente oltre a conferirgli delle sfumature di colore che ne esaltano l’aspetto superficiale.
È la leggerezza il trait d’union tra le montature da vista e da sole e l’uso oramai quasi iconico del titanio, dato dalla tradizione della casa, rende l’occhiale praticamente indeformabile e quasi impercettibile una volta indossato.
Il resto della preziosità dell’oggetto è affidato ai dettagli, perlopiù tecnici: chi sceglie LINDBERG spesso conosce già il “marchio di fabbrica” dell’attaccatura delle aste senza l’uso di viti, applicato anche alle montature in questione; ed è frutto di recente sperimentazione il conferimento di una sorta di tridimensionalità al bordo della montatura in metallo grazie a un inserto in acetato che può avere un colore a contrasto o speciali texture.
Valgono per la collezione da sole le stesse caratteristiche di adattabilità e “sartorialità” della collezione da vista, ovvero è possibile nei negozi selezionati costruire su misura la montatura adatta alle proprie esigenze.
L’articolo continua su Auto&Design n. 211