Viaggiare nello spazio indossando i visori VR Oculus al posto di guida mentre si percorre l’autostrada a 130 km/h? Sembra fantascienza, ma l’abbiamo sperimentato in Francia, a bordo della Renault Symbioz Demo Car. Grazie al livello 4 di guida autonoma con cui è equipaggiata la vettura, il conducente può delegare tutte le funzioni di guida al sistema ed dedicare il tempo impiegato per viaggiare ad altre attività. Secondo gli uomini del marchio francese, gli spostamenti diventeranno vere e proprie esperienze multisensoriali e personalizzate, grazie ad un abitacolo in grado di riconfigurarsi a seconda della modalità di guida prescelta e con un’auto integrata nell’ecosistema del conducente e dei suoi passeggeri.
Direttamente correlata alla Symbioz presentata a settembre al Salone di Francoforte, la vettura stradale si discosta per qualche elemento di stile dalla concept. «Abbiamo trasformato un prototipo in una macchina di serie del futuro, mantenendone il fascino futuristico dato dalle sue proporzioni, da un anteriore possente e da un posteriore unico nel suo genere», ha detto ad Auto&Design Laurens van den Acker, capo del design del brand, che abbiamo incontrato in occasione del test drive.
Lo stile è stato modificato anche per accogliere i 36 sensori che compongono il cervello della Symbioz. Prese d’aria verticali davanti alle ruote anteriori, estrattori disposti posteriormente per limitare la resistenza aerodinamica, spoiler sul tetto che si apre automaticamente quando si raggiungono i 70 km/h, sono tutti elementi aerodinamici inediti, disegnati per migliorare l’efficienza del veicolo.
Anche gli interni hanno subito variazioni rispetto alla vettura di concetto. Sono nuovi i sedili, che possono essere utilizzati in due configurazioni: nella posizione Relax con gli schienali abbassati per il massimo del comfort e nell’impostazione Lounge, in cui la rotazione di 10° gradi favorisce la conversazione con gli altri passeggeri. La parte posteriore è stata progettata come un’alcova, con il lunotto oscurato per godere di maggiore intimità. Tessuti e materiali utilizzati creano un’atmosfera calda e l’impressione è di trovarsi in una casa arredata secondo le ultime tendenze stilistiche.
Grazie alla Symbioz abbiamo potuto assaggiare un po’ di futuro e renderci conto dell’enorme lavoro che designer, progettisti e ingegneri devono fare per ogni centimetro di strada percorsa. Ci vorranno ancora parecchi anni prima di vedere circolare in libertà vetture autonome, anche e soprattutto per la complessità dell’adeguamento a questa tecnologia delle infrastrutture esistenti.