Moda, arte, architettura e cultura contemporanea convivono nello spirito non convenzionale della Volvo XC40, «una vettura premium, ma in modo diverso», come ama definirla Robin Page, Senior vice president design Volvo Cars. Iconica e dalla forte identità espressiva, beneficia di un processo creativo ispirato ad una molteplicità di fonti per la maggior parte non automobilistiche.
«Quando abbiamo iniziato ad immaginare la XC40 – una vettura senza precedenti nella nostra gamma, nonché la prima Volvo ad utilizzare la nuova architettura modulare CMA sviluppata in collaborazione con Geely – abbiamo scelto di rompere gli schemi, di andare oltre per creare qualcosa di particolare. Una vettura capace di esprimere il nostro Dna e i nostri principi stilistici con una personalità propria e inedita», racconta Robin Page.
Il progetto, iniziato nel 2013 parallelamente a quello della XC60, ha mosso i primi passi con una competizione interna da cui sono scaturite otto proposte per il design esterno, tra le quali è stata scelta quella di Ian Kettle, lead exterior designer del progetto.
«I tratti distintivi della Volvo XC40 sono stati subito chiari, come la soluzione grafica della spalla che, grazie alla linea netta che taglia il montante C, agevola la realizzazione del tetto a contrasto», spiega Maximilian Missoni, direttore del design esterno Volvo.
Dopo aver affrontato, ormai due anni fa, il totale rinnovamento del linguaggio stilistico e della gamma, che ha visto la sua prima espressione nel design deciso e riconoscibile della XC90, «per la XC60 e la XC40 abbiamo mantenuto forte la coerenza estetica e il rispetto dei nostri nuovi criteri progettuali, declinandoli però secondo visioni profondamente differenti. Dinamismo e potenza atletica per la prima, grinta e volumi compatti per la seconda», continua Missoni.
La Volvo XC40, con le sue forme solide e muscolose enfatizzate da superfici negative che giocano con la luce, è caratterizzata anche da tratti grafici iconici, come la silhouette dai profili marcati, il trattamento del finestrino posteriore e quello della linea di cintura che sale in diagonale e si raccorda con il montante.
Del frontale colpisce lo sguardo, tagliente e deciso. «Cerchiamo spesso di ricondurne l’estetica dell’anteriore alla fisionomia di un animale, per focalizzarci sull’espressione che vogliamo ottenere. Per la XC90 avevamo in mente il muso di un leone, mentre per la XC40 l’animale che ci è parso più adatto è stato il Bulldog inglese, e direi che è stata la scelta giusta», sorride Missoni.
All’interno, il cui progetto è stato condotto da Eric Gunnarsson Hörnsten (lead interior designer), i materiali classici lasciano spazio al feltro rosso-arancio realizzato con il 97% di plastica riciclata (apprezzabile anche nei tappeti, soluzione ispirata alla Concept Estate), al metallo stampato con motivi a taglio di diamante e alla plastica soft touch che riproduce sulle superfici di alcune parti della plancia la cartografia della città di Göteborg, sede della casa svedese.
Ancora una volta l’architettura della plancia mette al centro l’uomo, come vuole la nuova filosofia Volvo, che beneficia delle soluzioni tecnologiche già apparse sulla XC60 e di un design pulito e minimalista perché «il buon design per esprimersi non ha bisogno di urlare ed essere sfacciato, ma di essere chiaro e di arrivare dritto al punto», commenta Page.
Grazie ad un’approfondita indagine di mercato sulle abitudini delle persone in auto, il team ha potuto progettare l’intera user experience integrando necessità, desideri e consuetudini dell’utente. Ne deriva uno spazio interno organizzato, con soluzioni innovative ed intelligenti degne del miglior product design, con molteplici vani portaoggetti modulari studiati ad hoc per ogni esigenza. Avere tutto sotto controllo, al sicuro e a portata di mano, aiuta a focalizzare la piena attenzione sulla guida e per Volvo, la sicurezza ricopre da sempre un ruolo fondamentale.
L’articolo continua su Auto&Design n. 228