Skoda si è affacciata relativamente tardi nell’affollato mondo dei Suv. Ha una lunga tradizione di modelli votati all’offroad con le versioni Scout delle proprie berline, ma solo con Kodiaq e Karoq ha colmato il gap. Oggi lancia sul mercato la piccola Kamiq, che tanto si ispira alle “sorelle maggiori” anche dal punto di vista dello stile. Lunga 4,24 metri, mostra un frontale dalla spiccata personalità, con luci diurne molto sottili a sviluppo orizzontale separate dai proiettori principali. Ospitano anche gli indicatori di direzione, che per la prima volta su una Skoda sono dinamici sia davanti sia dietro.
Sulla Kamiq il cofano si stacca dal resto della carrozzeria con una linea netta che prosegue su tutta la fiancata e si prolunga anche al posteriore, sul portellone, connotato da uno spigolo accentuato sotto il lunotto. La Skoda Kamiq, per quanto esclusivamente a trazione anteriore, presenta protezioni e slitte paracolpi. L’abitacolo curato e spazioso si concede anche un tocco di sportività abbastanza inusuale per la categoria, soprattutto se si scelgono i sedili anatomici, con poggiatesta integrato, e i rivestimenti in Alcantara. Dal posto guida, oltre alla buona qualità generale, si apprezza la presenza della strumentazione digitale e dell’ampio touchscreen centrale.
In Italia è disponibile di due dimensioni in base all’allestimento: da 8” sulle versioni Ambition e da 9”2 sulle versioni Style. Il sistema di infotainment introduce tre interessanti novità: il collegamento a internet con Sim inclusa; la sezione “Shop”, che permette di accedere alla gestione in remoto di tagliandi e manutenzione e all’acquisto di app dedicate e traffico dati; l’assistente vocale “Laura”, che per ora ha funzioni ridotte ma che presto amplierà le funzioni sfruttando una vera e propria intelligenza artificiale.