Il programma di sviluppo della De Tomaso P72 procede secondo le previsioni e, contemporaneamente, diventa sempre più chiaro come il proposito di questo progetto sia più ampio rispetto al solo dato delle prestazioni che una De Tomaso può regalare. «In netto contrasto con quasi tutti gli aspetti del mercato di oggi, la P72 è una vera e propria moderna macchina del tempo. Gli appassionati e coloro che hanno deciso di prenotare la P72 si rendono conto del significato storico di questo progetto e sono la prova dell’idea che non sia necessario produrre l’auto più veloce o più potente sulla terra per raccogliere interesse», dichiara Ryan Berris, Direttore Generale De Tomaso.

DE TOMASO P72
DE TOMASO P72

La P72 non solo rende omaggio al linguaggio e allo spirito del design originale della De Tomaso – Shelby P70, ma ne condivide anche il cuore americano. L’esperienza nello sviluppo di propulsori fa parte della storia leggendaria di De Tomaso ed è parte integrante del suo patrimonio genetico. La P72 perpetua orgogliosamente questa tradizione. Durante i primi giorni del programma di rinascita e sviluppo, De Tomaso ha intrattenuto relazioni con vari interlocutori in Europa e negli Stati Uniti valutando in contemporanea i passi futuri da intraprendere. La decisione è stata immediatamente chiara: l’essenza della strategia di rilancio e il proposito dell’acquisizione del marchio non si sarebbero limitati a raccontare la grande storia del brand, ma sarebbero rimasti fedeli ai pilastri fondamentali su cui De Tomaso è stata fondata e questo ha portato a individuare il cuore della P72 in America. I propulsori di derivazione Ford, infatti, hanno fatto parte del Dna De Tomaso fin dall’inizio.

DE TOMASO P72
DE TOMASO P72
DE TOMASO P72

Il rapporto tra Alejandro de Tomaso e Ford iniziò nel 1963, quando sviluppò la sua prima automobile stradale, la Vallelunga (1963-1968), una Gran Turismo a motore centrale basato su un Ford Cortina a quattro cilindri. Dopo la Vallelunga, De Tomaso collaborò con Carroll Shelby sulla P70 che sfruttava un Ford V8, poi arrivarono la Mangusta (1966-1971), la Pantera (1970-1993), la Deauville (1971-1985), la Longchamp (1972-1986) e la Guarà (1993-2004) tutte dotate di gruppi di propulsione di derivazione Ford. Nel 1970 la Casa automobilistica di Detroit acquisì una partecipazione azionaria di maggioranza in De Tomaso e la conservò per diversi anni.