La Citroën AMI8 compie cinquant’anni. La compatta francese venne presentata al Salone di Ginevra nel 1969. Il designer che ne definì le linee fu Robert Opron, scelto quale suo assistente direttamente da Flaminio Bertoni, padre di vetture che hanno fatto la storia del marchio francese come la DS. Opron veniva dalla Simca ed avrebbe disegnato per Citroën quattro vetture: GS, SM, CX e VISA. Dopo la scomparsa di Bertoni avvenuta improvvisamente nel 1965, Opron si trovò tra le mani il difficile incarico di rinnovare lo stile della AMI6 la cui produzione avrebbe dovuto proseguire almeno per altri dieci anni, in attesa di lanciare un modello totalmente nuovo.
Così, avvalendosi di nuove tecnologie di stampaggio delle lamiere e utilizzando i nuovi strumenti informatici di cui fu dotato il Centro Stile Citroën, Opron “semplificò” la linea dell’AMI6, eliminando certe ricercatezze quali i bordi del cofano e dei parafanghi anteriori, cambiando la berlina in una “fastback” (pur mantenendo inalterata la parte posteriore della Break) e ridisegnando completamente gli interni ed il frontale. Nacque così una vettura sostanzialmente nuova, che dell’AMI6 manteneva il concetto generale ma che aveva una meccanica rinnovata, pronta ad affrontare un nuovo decennio.
Per preparare l’arrivo della nuova AMI8, nel febbraio del ‘69 la Francia fu tappezzata da grandi manifesti formato 6×3 che riportavano una curiosa domanda, “cosa c’è di 8?”, con divertenti giochi di parole e che rimasero affissi fino al successivo mese di marzo, quando l’AMI8 fece il suo debutto ufficiale al Salone dell’Auto di Ginevra ed i manifesti francesi vennero prontamente rimpiazzati da altri che fornivano la risposta alla domanda dei precedenti: “Ma l’AMI8”, ça va sans dire! Il successo di AMI8 fu immediato e duraturo: la nuova linea e la plancia totalmente rinnovata piacquero al grande pubblico. La plancia era in parte ispirata a quella della Dyane e in parte anticipava quella della nuova GS che sarebbe stata presentata l’anno successivo.