La sfida delle nuove tecnologie è rendere sistemi sofisticati più semplici e intuitivi da utilizzare, grazie a interfacce ben studiate e soprattutto, ben disegnate. Ne è un esempio la guida autonoma di secondo livello al debutto sulla nuova Renault Clio, un modello che raccoglie un’eredità da leader nelle vendite del segmento B e che non cambia radicalmente nell’aspetto estetico degli esterni al confronto con la precedente generazione.
La rivoluzione digitale è intervenuta sottopelle e nell’abitacolo, con evoluzioni e aggiornamenti nell’infotainment e nei sistemi di sicurezza: tra questi c’è la guida semi-automatica, una tecnologia raramente disponibile sulle utilitarie perché riservata a modelli di categoria superiore. Andando nel dettaglio, è il volante, di dimensioni abbastanza generose, a ospitare nella parte sinistra tutti i comandi relativi al sistema, che si trovano in una posizione comoda e accessibile. Tra questi ci sono l’Adaptive Cruise Control e il Lane Assist che tiene la vettura al centro della corsia: dalla collaborazione tra i due sistemi si raggiunge la guida autonoma di secondo livello. Le spie che segnalano la corretta attivazione dei dispositivi vengono visualizzate sul display del cruscotto digitale.
Ai tasti sul volante si aggiungono quelli per gestire la distanza dal veicolo che precede e per regolare la velocità. L’ergonomia risulta migliorata rispetto alla scorsa generazione dove, ad esempio, i pulsanti per l’inserimento del cruise control e del limitatore di velocità erano posizionati sul tunnel centrale, costringendo il guidatore a distogliere lo sguardo dalla strada per attivarli. Cambia anche la leva per la regolazione della velocità, un tempo montata a sinistra sul piantone dello sterzo, coperta dal volante che obbligava il conducente ad utilizzare il sistema “a memoria”.