Da sempre le concept car Citroën rispondono a canoni di anticonformismo alla ricerca di soluzioni stilistiche innovative. Abbiamo raccolto sei prototipi tra i più stravaganti dagli Anni 80 ai giorni nostri, ecco la loro storia.

Nel 1980 il costruttore francese presenta al Salone dell’Automobile di Parigi la Karin, concept car frutto del lavoro del designer Trevor Fiore, all’epoca responsabile del centro stile Citroën. Oltre alla sorprendente forma piramidale, stupiva anche la composizione degli interni pensati per ospitare tre persone. Il sedile del conducente era centrale e posizionato leggermente più avanti rispetto ai due dei passeggeri, uno per lato. I comandi principali erano vicini al volante, regolabile, mentre il computer di bordo comunicava costantemente lo stato della strada. All’esterno, i fari anteriori riprendevano nelle forme quelli della SM, lanciata dieci anni prima. La Karin ha anticipato le forme squadrate di alcuni modelli successivi come BX, AX o XM.

Otto anni dopo è il turno di Activa 1. La vettura lasciava i canoni stilistici più classici e riconoscibili di Citroën per avventurarsi nel campo delle berline sportive. La Activa 1 era un concentrato di innovazioni: oltre all’avanzato studio sull’aerodinamica la vettura puntava ad aumentare il piacere di guida con alcune novità come le quattro ruote sterzanti e indipendenti e le sospensioni idrauliche attive. Le novità continuavano all’interno: head up display e altri schermi fornivano al conducente le informazioni su guida e comportamento della vettura in tempo reale. Nonostante una linea di grande fascino e soluzioni all’avanguardia, Activa 1 non verrà mai prodotta in serie.

Rompere le convenzioni, riscrivere le regole, rivoluzionare le linee, sorprendere sempre: sono sfide che contraddistinguono l’approccio del marchio nel proporre la sua idea di innovazione. Con questo spirito, nel 2010, Citroën ha presentato le concept car Revolte e Survolt, scommettendo sui veicoli ibridi plug-in e elettrici, con un design accattivante e ad alte prestazioni. Piccola concept car urbana, ultra-chic, Revolte coniugava eleganza e dinamismo grazie alla sua vivacità. Tutta la modernità di Revolte si esprime attraverso il suo design originale ispirato all’iconica 2CV. La citycar disponeva di un abitacolo innovativo, di colori e materiali audaci e tecnologie all’avanguardia proprio come la propulsione ibrida plug-in. Survolt era invece la versione sportiva e ancora più estroversa di Revolte, con l’obiettivo di sovvertire ulteriormente i codici per una nuova interpretazione della citycar pepata.

Sei anni dopo Citroën crea la concept CXperience, esposta anche nella mostra che Auto&Design ha realizzato al Mauto di Torino per celebrare i suoi 40 anni. La vettura coniugava potenza e piacere di guida, combinando una silhouette forte con tecnologie all’avanguardia, in un ambiente luminoso e protetto, grazie ad un isolamento sensoriale per passeggeri alla ricerca del massimo benessere. Sedili avvolgenti, volante monorazza, plancia e schienale dei sedili in noce, illuminazione dell’abitacolo, sistema di depurazione dell’aria, display centrale touch da 19 pollici, nuova applicazione “Share with U” per condividere file tra i passeggeri, propulsione ibrida plug-in: CXperience era un concentrato di innovazioni.

Le ultime concept car Citroën mostrano la visione della marca per il futuro della mobilità. Ami One Concept, presentata al Salone di Ginevra del 2019, è una risposta alle nuove esigenze di chi si sposta in città. È accessibile a tutti, elettrica, condivisibile, 100% elettrica, ultra compatta e può ospitare fino a due persone. Da parte sua, 19_19 Concept, realizzata in occasione del centenario del marchio, vuole essere una soluzione di mobilità elettrica per affrontare viaggi più lunghi con un approccio assolutamente innovativo in termini di benessere a bordo, prestazioni e soluzioni tecnologiche. Un oggetto aerodinamico e all’avanguardia, con un design ispirato al mondo dell’aeronautica: l’abitacolo è racchiuso in una capsula trasparente sospesa sulle grandi ruote poste ai quattro angoli estremi della vettura.