Per tutti a Torino l’affascinate complesso di edifici sulle colline che dagli Anni Venti si affaccia con una vista mozzafiato sulla città è semplicemente Villa Gualino. Stranamente chi fosse Riccardo Gualino, eclettico imprenditore e mecenate, Torino l’ha quasi dimenticato. Ma è proprio a Villa Gualino che dall’ottobre 2019 è iniziato un nuovo capitolo della storia di Torino Design, il centro di progettazione automotive fondato nel 2005 da Roberto Piatti.
15 anni di attività e oltre 250 progetti
«Dopo quasi 15 anni di vita dell’azienda e 250 progetti realizzati dovevamo decidere come continuare la nostra crescita», racconta il Ceo nel suo studio immerso nel verde. «L’obbiettivo primario di una startup è consolidarsi e ottenere una reputazione presso la clientela. E’ quanto abbiamo fatto, fino a trovarci sempre più spesso in gara con i più grandi centri stile internazionali», prosegue Piatti che oggi guida, insieme al socio e responsabile del design Giuliano Biasio, un team di 70 persone altamente qualificate.
Il legame col territorio
Per ingrandirsi anche fisicamente ci voleva una nuova sede: «Doveva essere significativa del nostro legame con il territorio, visto che ci chiamiamo Torino Design. Abbiamo sempre dialogato con le istituzioni e la Regione Piemonte ci ha proposto questa parte di Villa Gualino, che ora abbiamo in concessione per 30 anni». Non appena avviati i lavori di ristrutturazione di un’area di 3000 m2 su tre piani più spazi esterni, Piatti ha voluto conoscere meglio la figura di Riccardo Gualino: «Oggi farebbe invidia a Elon Musk. Conoscerne la biografia è stato uno stimolo, ci siamo sentiti caricati dal desiderio di portare avanti quello spirito di innovazione».
Alte competenze e fornitori specializzati
L’idea di Piatti, ex general manager della Stile Bertone (prima ancora aveva lavorato all’I.De.A. Institute di Franco Mantegazza) è stata quella di costituire un team di grande know-how all’interno dell’azienda e di utilizzare la rete dei fornitori specializzati dell’area torinese per la costruzione di modelli fisici e prototipi, sempre sotto la supervisione dei tecnici di Torino Design. Una formula che si è dimostrata vincente, come confermano i numeri: nell’ultimo triennio il fatturato medio è stato di 5 milioni di euro l’anno, di cui il 90 per cento generato dall’estero.
Progetti a due o quattro ruote
Tante le collaborazioni che spaziano in tutti i settori automotive. Tra i clienti che possono essere comunicati, si va da progetti per marchi premium come BMW e McLaren ai veicoli industriali (tra cui la linea di mezzi pesanti per la russa Kamaz, di cui è stato fatto anche tutto l’engineering), alle due ruote come lo e-scooter per il neonato marchio vietnamita Vinfast. «Siamo in grado di presentare una proposta di design per esterni e interni in due settimane, con più varianti di disegno e un alto livello di dettaglio», spiega ancora Piatti.
Le concept Izera
Non mancano ovviamente i nuovi progetti dedicati ai veicoli elettrici, come quello per ElectroMobility Poland, che ha presentato a Varsavia a fine luglio due concept – per una hatchback e un Suv – che andranno in produzione nel 2023. «Abbiamo anche definito il Dna del loro nuovo brand Izera, che verrà declinato sui modelli futuri», spiega il direttore del design Giuliano Biasio. Competenze e hi-tech come elementi vincenti, ma anche come visione di futuro: «Mi piacerebbe fare anche attività di formazione, con Villa Gualino come riferimento per innovazione e qualità», aggiunge ancora Piatti auspicando che Torino, con la sua rete di competenze in un settore strategico come l’automotive, ritrovi il suo slancio. Nello spirito indomito e visionario del grande Riccardo Gualino.
(Articolo completo in A&D n. 244)