Si chiama Xuanji Architecture e in BYD la descrivono come “la stella polare che guida nella giusta direzione”. I brand cinesi amano molto le definizioni per immagini, anche quando si tratta di tecnologie d’avanguardia molto concrete come questa strategia di integrazione che apre una nuova era per i veicoli intelligenti new energy (espressione molto usata dai costruttori cinesi per indicare in particolare vetture elettriche pure e ibride, nel 2023 BYD ne ha prodotte in totale oltre tre milioni). Xuanji è un’architettura intelligente che funge sia da “cervello” che da rete neurale della vettura, riunendo un’unità centrale, tutti i sensori di bordo e la connettività satellitare, per ottimizzare all’istante lo stato del veicolo e assicurare maggiore sicurezza e confort di guida.
L’architettura Xuanji segna anche la prima applicazione dell’intelligenza artificiale nei veicoli BYD e mette a frutto l’enorme database di cui dispone l’azienda, il cui know how tecnologico è impressionante, come abbiamo avuto modo di vedere a Shenzhen, dove ha sede l’headquarter globale del primo gruppo automobilistico della Cina.
BYD sta per Build Your Dream e l’intento è proprio quello di dimostrare che soluzioni e tecnologie che potrebbero sembrare immaginarie sono già realtà, come nel caso del mega Suv YangWang U8: grazie ai quattro motori indipendenti può ruotare su se stesso come un carrarmato (funzione utilissima per un veicolo lungo oltre 5,3 metri), è in grado di galleggiare e spostarsi nell’acqua in situazioni di emergenza mantenendo la direzione e parcheggia ovviamente da solo, mostrandosi agile anche nei passaggi più stretti. Tutte funzioni sviluppate grazie alla piattaforma e4, la stessa che fa da base anche alla super sportiva U9, altro modello con il marchio YangWang creato da poco più di un anno per affiancare nel gruppo i brand BYD (con le serie Dynasty e Ocean), Fang Chen Bao e Denza.
Al design di tutti i marchi del gruppo provvede Wolfgang Egger con il suo team, uno dei più numerosi dell’industria degli autoveicoli, con oltre 1.000 persone di una dozzina di nazionalità diverse che lavorano in quattro studi (tre in Cina e uno a Los Angeles). Siamo andati a fargli visita nel Black Chrystal, l’avveniristico design center del global headquarter BYD inaugurato a Shenzhen nel 2019 e l’incontro sarà il tema di un prossimo articolo sul numero 265 di Auto&Design in uscita a marzo.