66 anni dopo il suo debutto la Mini è sempre lei. «Quando si mette mano a un oggetto così iconico la sfida si fa ancora più interessante», dice Thomas Sycha, capo del design degli esterni di Mini. «Volevamo innovare pur mantenendo l’alta riconoscibilità di questo modello e così abbiamo conservato il disegno tondo dei fari, ma allargato la cornice della griglia che ora sembra sorridere. La simpatia è un altro degli elementi chiave di Mini così come le forme morbide», continua Sycha.

«Ispirandoci alla nostra storia, abbiamo sviluppato un nuovo linguaggio stilistico che definisce il nostro Dna. Lo abbiamo chiamato Charismatic Simplicity: l’idea è quella di un design che conferisce a ogni nuovo modello Mini un carattere forte e individuale ed è caratterizzato da un linguaggio stilistico semplice e minimale, intuitivamente incentrato sugli elementi essenziali del marchio», afferma Oliver Heilmer, capo del design Mini.

La silhouette agile e compatta presenta le tipiche proporzioni Mini: gli sbalzi corti, il cofano e il contrasto tra il passo lungo e le ruote di grandi dimensioni conferiscono alla quinta generazione del modello carisma e presenza su strada, enfatizzando una certa espressione dinamica. La stessa che abbiamo ritrovato nella guida della variante elettrica e sportiva Cooper SE che garantisce potenza e velocità grazie a 218 cavalli e un’autonomia di 400 chilometri (il pacco batteria è di 54,2 kWh).

All’interno, la zona anteriore riprende il famoso design minimalista della Mini classica. Per il primo modello del 1959, Alec Issigonis, l’inventore della Mini progettò un abitacolo con un quadro strumenti rotondo al centro e la caratteristica toggle bar in basso. Oggi la Mini Cooper ha un display Oled tondo, dal grande effetto scenico, mentre il cruscotto è rivestito da tessuto. L’abitacolo è moderno ma allo stesso tempo si respira uno spirito retrò di grande fascino: «Abbiamo anche pensato a una modalità di guida che trasforma la strumentazione in quella della Mini classica. E il motore suona come il 900 cc dell’originale», continua Sycha.