Alcuni progetti sono studiati a tavolino fin dall’inizio, altri nascono dall’intuizione e dall’ispirazione. La nuova piccola elettrica “retro-futuristica” Renault 5 appartiene a quest’ultimo caso. Alla fine del 2019, i designer Renault che lavoravano a progetti speciali hanno avuto un’idea per una futura auto elettrica di piccole dimensioni. Hanno realizzato uno studio di design che traeva ispirazione dalla Renault 5 originale, ma con la casa automobilistica ancora alle prese con le conseguenze dello scandalo di Carlos Ghosn, la loro idea è rimasta nell’oscurità.
Un colore arancione brillante
Poi, all’inizio di luglio 2020, Luca de Meo, ex Ceo di Seat, è diventato capo del Gruppo Renault e una delle sue prime azioni è stata la visita del centro stile di Guyancourt, nella cintura di Parigi. È lì che ha visto lo studio di design della Renault 5, di colore arancione brillante. De Meo ha scritto di recente: «Improvvisamente, mentre camminavo, ho visto un modello a grandezza naturale che assomigliava sorprendentemente a una R5. Per me è stato assolutamente lampante. Ho preso subito la decisione: sarà proprio così! Provate a mettere questo progetto su una piattaforma con quattro ruote. Dovrà essere un’auto completamente elettrica. Costruiremo la Renault 5!».
Istinto sorprendente
Pochi mesi dopo, nel gennaio del 2021, la nuova Renault 5 è stata presentata al pubblico come concept car, pietra miliare della strategia “Renaulution” di De Meo. Tre anni dopo è apparsa la vettura di produzione, praticamente identica a quel modello di stile arancione: una vera «show car su strada». «È una persona che ha molto intuito», ha detto Gilles Vidal, capo del design Renault, di De Meo, che negli anni 2000, come responsabile marketing della Fiat, ha promosso la creazione della Fiat 500 con un design retrò, un modello che è stato prodotto ininterrottamente per oltre 15 anni con modifiche minime. «Il suo primo istinto ha sempre ragione; è davvero sorprendente. Sa che cosa funziona e cosa no».
Un’icona popolare che suscita emozioni
Vidal e De Meo ribadiscono che la Renault 5 non ha un design “retrò”, ma si basa sull’affetto del pubblico per l’originale che ha venduto più di nove milioni di esemplari dal 1972 al 1996. «Non è nostalgico, non è vintage», ha detto Vidal. Anche se suscita le emozioni di un’icona così popolare, «volevamo che fosse allo stesso tempo futuristica».
La nuova Renault 5 mescola e combina le ispirazioni dell’originale e delle sue varianti come la Super 5 e la Turbo. I fanali alti e verticali, ad esempio, provengono dalla Super 5; i sedili ad H, l’assetto muscoloso e lo spoiler sul tetto derivano dalla Turbo, mentre la forma dei parafanghi anteriori e i simpatici fari “ad occhio”, la plancia piatta con linee di cucitura visibili e il portellone inclinato richiamano la prima generazione.
Un oggetto accattivante
Vidal li descrive come dettagli cruciali che rendono la Renault 5 un «oggetto accattivante», che sorprenderà e delizierà i proprietari. Questi elementi sono stati spinti anche verso il futuro: la bocchetta del cofano che un tempo lasciava uscire l’aria dal motore a benzina è stata trasformata in un “5” illuminato che indica lo stato di carica della batteria, con cinque barre che rappresentano ciascuna il 20%.
Evocazione Anni 70
«L’auto può esprimersi», creando un legame con il guidatore, dice Vidal, descrivendo l’atmosfera generale della Renault 5 come “pop flair”. Questa impressione è rafforzata da due colori per gli esterni piuttosto audaci, il Giallo Pop e il Verde Pop, che evocano il modello dei primi Anni 70. Per il guidatore, Renault ha progettato un’interfaccia speciale con caratteri inclinati in avanti di 28 gradi, lo stesso angolo che si ritrova nella parte inferiore del logo Renault e che crea un senso di movimento e slancio.
(Articolo completo in A&D n. 266)