La richiesta era precisa: l’ammiraglia di Renault avrebbe dovuto intercettare gusti nuovi, un pubblico inedito e proporre soluzioni tech di facile utilizzo. «Ecco com’è nata la Rafale: la nostra auto top di gamma è un Suv coupé di segmento D con linee di carattere e che si rivolge a chi vuole un’auto importante, ma non ha bisogno dei sette posti: per quello abbiamo l’Espace che è lunga uguale ma ha una funzione differente», spiega Agneta Dahlgren, Direttrice Design EV di Renault.

I progettisti hanno puntato su un corpo vettura sportiveggiante, grazie a una line del tetto che scende velocemente sul posteriore, ma la vera differenza la fanno i dettagli. La griglia anteriore esiste in due sfumature di colore, blu o grigio, e una volta saliti in auto si viene accolti da un breve suono, una sorta di benvenuto che è stato studiato e sviluppato dal compositore francese Jean-Michel Jarre: «Offre una nuova sensazione che sa di futuro, ma le sorprese non sono finite. Quando di notte ci si avvicina alla vettura il logo dell’allestimento Alpine nello schienale si illumina: l’effetto wow è garantito dall’Alcantara traforata che è riciclata al 60% e nella Rafale sostituisce la classica pelle», continua Agneta Dahlgreen.

Nel nostro test drive sulle strade di Siviglia la Rafale ha espresso le sue doti migliori: un certo dinamismo, garantito dalle quattro ruote sterzanti, e bassi consumi, grazie al propulsore full hybrid da 200 cavalli. Alla fine dell’anno, la Rafale arriverà anche nella variante ibrida plug-in con 300 cavalli e trazione integrale. «Rafale è una potente illustrazione del nuovo linguaggio stilistico. Riprende il suo Dna nelle curve generose, trattate con grande precisione, a cui si abbinano linee tese e dettagli tecnici che gli conferiscono carattere e raffinatezza. Con il suo stile inedito, qualità di esecuzione e proporzioni, Rafale afferma la sua potenza e personalità sulla strada», ha dichiarato Gilles Vidal.

Gli interni sono piuttosto sportivi, soprattutto quelli della versione Alpine che ha cuciture a contrasto che riprendono i colori della bandiera francese. Il sistema multimediale è l’Open R con la disposizione a L dei display: quello per l’infotainment è verticale, quello della strumentazione è orizzontale e posizionato davanti al guidatore. La differenza qui la fa Google su cui è basato l’infotainment: veloce e intuitivo, il sistema riprende la grafica dei nostri smartphone e anche le applicazioni. La più comoda? Google Maps con il traffico e gli aggiornamenti in tempo reale.