Intorno alla N°8, ultima espressione di raffinatezza alla francese fiorisce una parola pressoché irreperibile nell’universo dell’automobile: serenità. Nozione inabituale, che Thierry Metroz, a capo del design di DS, illustra come «fondamentale per “l’arte di viaggiare”, la missione che le nostre vetture si propongono. Per certi versi consiste nel comfort e nella sicurezza di marcia, ma chi disegna la interpreta visivamente: con forme molto pure, fluide, “regolate” e dunque gradevoli. Non si inseguono barocchismi né, soprattutto, aggressività gratuita. Un principio essenziale, almeno a partire dalla concept Aero Sport Lounge del 2020».

DS N°8

Sperimentazione prototipale
Si profila allora un’ulteriore peculiarità: «Lo sviluppo della N°8 è intersecato proprio dalla sperimentazione prototipale. Ha preso le mosse a fine 2019, mentre l’ASL fu svelata a marzo 2020. Accade di rado, dopo uno studio trascorrono mesi prima di occuparsi della grande serie». Tale coincidenza ha naturalmente informato le scelte finali, «a partire da luci diurne e calandra luminosa, come pure dall’importante cofano bicolore. Un’innovazione di cui siamo molto fieri».

DS N°8

Colorazione sostenibile
In luogo della verniciatura, infatti, ci si giova della tecnica Paintjet simile a un film d’inchiostro per eliminare gli interventi manuali, la polverizzazione del liquido colorante, l’energivora cottura in forno e la necessità di mascherature, generando con efficienza un unico pezzo in due tonalità. «E in futuro si potrà puntare su sfumature differenti dal nero, per ora preferito per evocare, fra l’altro, l’opulenza déco dei capolavori Bugatti, Delage, Delahaye o Voisin».

DS N°8

Fasi di progettaizone incalzanti
A sottendere il desiderio d’eccellenza provvede la piattaforma STLA Medium, comune alla recente Peugeot 3008, rispetto a cui «il padiglione risulta ribassato di ben 6 centimetri, il cofano di 5 e la plancia di altrettanti». Seguono diverse incalzanti fasi di progettazione: «Già nel 2019 la silhouette è stata applicata alla meccanica, per verificarne la fattibilità; l’anno successivo abbiamo condotto le maquette in clay alla luce del sole prima di presentarle a Carlos Tavares, mentre nascevano gli otto “puntini luminosi” nei fari anteriori».

DS N°8

L’anno essenziale
Il 2021 si rivela poi un momento essenziale: «È stato eseguito il primo clinic test, su una vettura pronta all’80%, con utenti francesi, italiani e tedeschi che nel 76% dei casi l’avrebbero preferita ad altre cinque rinomate concorrenti. Il miglior risultato nella storia DS». Naturale che l’anno successivo, dopo un ulteriore riscontro su un esemplare definitivo al 95%, si sia “congelato” lo stile e approntata l’attrezzatura per la costruzione. Nel 2023 le unità preserie hanno accumulato chilometri di test, fino alla presentazione a fine 2024 e alla vendita all’inizio della prossima estate.

DS N°8

Plancia monolitica
Se durante la lavorazione dell’esterno è emersa una progressiva spinta all’equilibrio fra superfici sensuali (per le fiancate) e tese (muso e coda), l’abitacolo si è evoluto di pari passo. «Fin dal 2018 avevamo in mente il volante a quattro razze» in grado di attualizzare l’originalità minimalista del “monorazza” della primigenia DS (1955), rovesciandola in preziosismo. Allo stesso modo si manifestava una plancia idealmente monolitica, volta a comunicare qualità attraverso l’unitarietà o «assenza di giunzioni», imbastita intorno a una singola fascia in metallo con gli altoparlanti integrati in un ricamo d’alluminio.

(Articolo completo su A&D n. 271)