L’esclusività ha oggi un nuovo metro di misurazione e porta il nome del Programme Solitarie, il nuovo programma “tailor made” firmato Bugatti, che va ben oltre il classico concetto di personalizzazione, incentrandosi sulla creazione di one-off, per i clienti più esclusivi.
Il primo lavoro del Programme Solitarie è la Brouillard, realizzata per omaggiare quello che fu il cavallo più amato di Ettore Bugatti, del quale la vettura riprende il nome. La Brouillard, inoltre, rappresenta il canto del cigno per il propulsore W16 quadriturbo (qui nella variante da 1.600 CV), prima di lasciare il posto al V16 della Tourbillon.
Ma è lo stile della nuova hypercar francese a lasciare senza fiato: la carrozzeria risulta tesa, tirata al limite della meccanica che nasconde, muovendosi in forme morbide e dinamiche che in parte rimandano al mondo equestre, con le fiancate molto rastremate e il frontale allungato.
Il grande potenziale prestazionale della Brouillard si esprime poi nella presenza di grandi prese d’aria nella parte anteriore, mentre nel posteriore spicca la grande ala fissa, che lavora in unione con xun altrettanto grande estrattore nella parte bassa, dal quale è possibile intravedere le enormi ruote posteriori. Non manca poi un rimando alla Veyron, il modello che ha portato all’esordio il motore W16, che si ritrova nelle due prese d’aria posizionate ai lati del propulsore e che si sviluppano sopra il tetto.
Molto curati, poi, gli interni. Come per gli esterni, anche qui a dominare sono le tinte del verde, dove spiccano i rimandi al mondo dei cavalli che si ritrovano nelle impunture sui sedili, ma anche e soprattutto nella presenza della testa del cavallo di Ettore Bugatti all’interno del pomello del cambio, realizzata scannerizzando l’opera di Rembrandt Bugatti, fratello del fondatore del brand francese. Tanta attenzione, infine, anche ai materiali scelti, tra i quali svetta il crine di cavallo, appositamente lavorato e scelto per il rivestimento dei pannelli porta e di parte dei sedili.