L’innovazione corre veloce, anche quando si parla di mezzi da lavoro. Ed è per questo motivo che CASE Construction Equipment ha progettato il concept Impact, pala gommata compatta mossa da powertrain completamente elettrico. Non solo: è un veicolo senza cabina per il conducente. Non dispone di guida autonoma, ma viene anche comandato a distanza da un’apposita sala di controllo, per poter operare in luoghi angusti e pericolosi senza alcun rischio per gli operatori.

CNH CASE Impact

Un concentrato di tecnologia
David Wilkie, responsabile di CNH Design, spiega il motivo che ha portato alla nascita di questo insolito veicolo.«L’Impact è un concentrato di tecnologia», dice Wilkie. «Raccoglie quanto di più moderno abbiamo a disposizione e, per quanto proiettato al futuro, è più vicino alla realtà di quanto si possa immaginare. È completamente funzionante e molte funzionalità potrebbero entrare in produzione nel prossimo futuro».

CNH CASE Impact

Elettrico con utilizzo illimitato
«La scelta che sia comandato da remoto – l’operatore gestisce il veicolo stando a qualche centinaio di metri da dove il mezzo è attivo – è dettata dal fatto che questa pala gommata deve lavorare in ambienti pericolosi come cave e cantieri, scenari in cui l’imprevisto può sempre succedere. In questo modo si annulla la possibilità che qualcuno si faccia male».
«Essendo full electric – aggiunge Luca Fabbian, Concept Design Project Manager di CNH – può lavorare in luoghi e ad orari in cui i veicoli con motore endotermico non potrebbero operare. In un cantiere in centro città, o di notte, un mezzo tradizionale farebbe infatti troppo rumore. Impact, invece, è molto silenzioso e non ha limiti di utilizzo».

CNH CASE Impact

Massima libertà di ideazione
Veniamo al design. Benché su un veicolo da lavoro sia la funzione a determinare l’aspetto, l’approccio stilistico ha però un ruolo importantissimo soprattutto per l’identità di marca e l’appeal del prodotto. «Siamo partiti da un foglio bianco – racconta Jakub Sulikowski, Senior Designer presso CNH e responsabile di questo progetto – e abbiamo avuto massima libertà: all’inizio non c’era un layout tecnico sotto. Dopo una serie di proposte molto spinte in avanti, l’interesse in azienda è aumentato al punto che si è chiesto di passare dal fare un concept statico a un concept funzionante». I designer hanno poi collaborato con gli ingegneri dell’innovazione, determinati a trasformare la visione in realtà, senza perdere il forte effetto degli sketch.

CNH CASE Impact

Mostrare i muscoli
«Su Impact – prosegue Sulikowski – volevamo ricordare le forme di un animale selvatico, dal quale è meglio tenersi alla larga. L’idea iniziale è piaciuta subito e abbiamo affinato quella. Non ci sono stati grandi ripensamenti. Da lì deriva un design particolarmente destrutturato: volevamo mostrare i muscoli. Anche perché si tratta di un veicolo dalle dimensioni abbastanza contenute». Al posto della cabina, sull’Impact si trova una torretta dotata di telecamere che può alzarsi e abbassarsi, modificando l’altezza del mezzo e consentendogli di operare anche in spazi angusti. Questa soluzione ha permesso di abbassare molto il baricentro, a tutto vantaggio della stabilità.

CNH CASE Impact

Obbiettivo: farsi notare
A sottolineare l’unicità dell’Impact c’è anche il colore. «Volevamo creare un mezzo che dimostrasse subito la sua peculiarità – spiega Wilkie -. È un veicolo che deve farsi notare. Quindi abbiamo osato un arancione metallizzato tendente al rosso al posto dello storico arancione power tan del brand. È stato un azzardo, ma alla fine ha convinto tutti. È un mezzo che sa davvero attirare l’attenzione».

(Articolo completo su A&D n. 274)