Giorgetto Giugiaro lo definisce un atto di coraggio. Perché quando ha proposto a Carlos Peralta di realizzare una supercar esclusiva, neppure lui immaginava un risultato tanto sorprendente. Era il marzo 2024 e Giugiaro era stato invitato a Pastejé, Messico, dove Peralta – magnate a capo di un grande gruppo industriale e collezionista appassionato di auto – organizza ogni anno nella sua vasta tenuta un evento automobilistico privato che, per quantità e livello di vetture esposte, potrebbe rivaleggiare con i più blasonati concorsi d’eleganza internazionali.
Sfida accettata
«Alla tua magnifica collezione di auto, però, ne manca una: quella che posso farti io per l’anno prossimo», aveva detto il designer italiano al padrone di casa. Detto, fatto. Carlos Peralta è risoluto e rapido nel prendere decisioni – aspetto che si rivelerà determinante nel corso del progetto – e ha accettato subito la sfida: realizzare una one-off marciante da presentare a Pastejé nel marzo 2025. E così è stato.
La quarta proposta
«Pochi mesi dopo, ad inizio luglio, abbiamo organizzato una presentazione con tre diverse ipotesi di stile, tutte per coupé a motore centrale omologabili, tra cui ha scelto la sua preferita», racconta Fabrizio Giugiaro, CEO di GFG Style, l’azienda che ha fondato con suo padre dieci anni fa. «Abbiamo però voluto aggiungere anche una quarta proposta decisamente folle, più da showcar che da vettura stradale. Peralta ne è rimasto affascinato e ci ha chiesto di portare avanti in parallelo anche quel concetto».
Atto di coraggio
Si tratta di una supercar davvero estrema, un monolito bassissimo a cui si accede senza normali porte; in quel primo stadio non è nemmeno ancora chiaro come potrà essere la visibilità, tanto il parabrezza-tetto è inclinato sulla testa del pilota. Tutti si attendono che Carlos Peralta scelga il modello omologabile. Ecco invece l’atto di coraggio: decide prontamente che la sua vettura sarà proprio quell’oggetto che sembra venuto da un altro pianeta.
Il fascino degli Anni 70
Ed è un oggetto che pare riemergere dalle pieghe della storia, richiamato da un’epoca in cui i prototipi erano la porta d’accesso verso il futuro e si sognava in grande, seppure con una purezza formale ormai quasi scomparsa. L’ispirazione della Peralta S è infatti la Maserati Boomerang, concept car disegnata da Giorgetto Giugiaro nel 1971 e presentata un anno dopo sullo stand della sua Italdesign al Salone di Ginevra.
Effetto monolito
«È anche un omaggio a mio padre, a decenni di esperienza che ci consentono di realizzare una forma geometrica così pura, semplice eppure molto ben bilanciata», prosegue Fabrizio indicando una silhouette laterale definita da un’unica linea, dal muso al tetto, alla coda. Superfici continue, piatte se osservate in pianta. Un effetto monolito enfatizzato dalla scelta di lasciare a vista i pannelli di carrozzeria in alluminio, lucidati però a specchio così da renderli quasi indistinguibili dalla vetratura.
(Articolo completo su A&D n. 274)