Forme squadrate, aspetto robusto e un look imponente per piacere a tutti. Con la Cyber X, MG tira fuori dalla manica un nuovo asso esplorando architetture finora sconosciute al costruttore cinese del gruppo SAIC. «È un giocattolo per andare all’avventura in tutte le città del pianeta», dice Jozef Kabaň, Vice President di SAIC Design. I designer hanno realizzato forme chiaramente ispirate al mondo dei fuoristrada, ma, spiegano da MG, il comparto tecnico è rimasto quello di una vettura elettrica tradizionale, non votato, quindi, alle avventure off-road. La ragione di queste forme è la semplice intercettazione di un trend che utilizza un linguaggio stilistico simbolico per creare veicoli alla moda con la volontà di attrarre clienti più giovani e rappresentare la loro voglia di esplorare il mondo.
Quella che ha portato alla realizzazione della Cyber X è una ricetta che ha utilizzato specifici ingredienti: sbalzi accorciati con ruote posizionate ai quattro angoli, frontale e posteriore verticali, passo lungo e una cura delle superfici maniacale per richiamare le finiture degli oggetti tecnologici più preziosi.
Per non appesantire il profilo i progettisti hanno utilizzato maniglie a filo con la carrozzeria, mentre più in alto la linea di cintura scorre dritta seguendo i tratti netti delle superfici. Per accrescere la sensazione di modernità, i montanti riprendono il colore dei vetri scuri, mentre le calotte degli specchietti sono a contrasto e richiamano le finiture in alluminio di cerchi e barre sul tetto.
Il dipartimento di Color&Trim ha lavorato per ottenere una tinta grigio opaco che potesse sprigionare diverse sfumature di colo-re a seconda della luce che colpisce la carrozzeria nelle diverse ore del giorno. I designer hanno studiato lo spettro di cromie contenute nelle macerie di un edificio all’ora del crepuscolo e hanno scoperto più di quarantatré tipologie di particelle di ossido di metallo nel substrato grigio freddo.
Da qui sono riusciti a creare il colore opaco, scuro di notte ma lucente di giorno grazie a diverse particelle di alluminio nascoste nella vernice. Per dare maggiore personalità a una carrozzeria così rigorosa nella sua geometria, i progettisti hanno giocato con gli elementi luminosi. Durante il giorno il frontale della Cyber X è attraversato da una striscia di Led a tutta larghezza, mentre gli anabbaglianti sono a scomparsa per un effetto scenico assicurato. Una scelta fatta da MG per umanizzare il proprio veicolo: i fari si aprono lentamente arrivando a un angolo di 30 gradi e ricordando il movimento delle palpebre degli occhi.
Per il posteriore si è optato per una soluzione più tradizionale con fanali a Led che attraversano la Cyber X per tutta la sua larghezza. MG ha comunque firmato alcuni dettagli seguendo i suoi classici stilemi ottagonali: dal disegno dei cerchi, alle modanature dei paraurti agli angoli delle luci a scomparsa. Innovazione sì, ma senza dimenticare il passato.
Articolo completo su Auto&Design n. 275





