Redditività, bassi consumi e affidabilità sono le voci che guidano la scelta di un veicolo industriale. Non è detto però che, una volta riconosciute queste caratteristiche basilari, anche l’utenza “da lavoro” non guardi alla forma in chiave estetica. Ed è proprio questa la motivazione che ha portato alla nascita della quinta generazione dell’Iveco Eurocargo, sviluppato in collaborazione con la Stile Bertone.
Il progetto è iniziato nel 1997 e nell’ottobre ’98 sono stati approntati i primi figurini; nel 1999, a 16 mesi dal “via”, è stato realizzato il modello al naturale in epowood. Tutta l’attività si è svolta all’interno di Stile Bertone, sotto la direzione di Giuliano Biasio per quanto riguarda lo stile esterno e di Eugenio Pagliano per gli interni.
La progettazione ha coinvolto anche i responsabili Iveco, dal momento che era necessario mantenere i parametri strutturali della precedente generazione, così come il parabrezza e le portiere. Queste ultime sono gli elementi che più influenzano lo sviluppo della fiancata e che mettono in luce la maestria della Stile Bertone: osservando il nuovo Eurocargo e la precedente generazione, parabrezza e portiere sembrano molto diversi pur essendo uguali, tanto da far percepire l’insieme del veicolo, più che come frutto di un restyling, come modello di nuova progettazione.
“Per raggiungere questo risultato – spiega Biasio – abbiamo lavorato parecchio sulle linee e sulle volumetrie, ridefinendo il frontale, la mascherina, il paraurti, i passaruota, la zona gradini, la cornice superiore”.
Gli interni sono stati sviluppati insieme all’esterno e ribadiscono i criteri di vivibilità e razionalità della precedente serie. Il quadro strumenti deriva da quello del “pesante” Stralis, mentre tutto il resto è il frutto di uno sviluppo specifico.
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